Siamo tutti essere umani, con le nostre debolezze, frustrazioni, infelicità. Le viviamo e le gestiamo anche incasinandoci nella nostra sfera privata. Se però assumiamo degli incarichi politici, che ci espongono al giudizio della pubblica opinione, dobbiamo sapere che per noi non ci sarà nessuna pietà. Le nostre debolezze umane saranno scoperchiate con una crudeltà inimmaginabile e crescente.

Sangiuliano rifletta e lasci: ha agito con il cuore

Per questo alla fine di questa storia dolente, è giusto che Gennaro Sangiuliano rifletta e lasci il Ministro. Per lui, per ritrovare serenità, per la sua felicità futura. Se non lo farà sarà inchiodato per sempre non a illegalità, che pare non abbia commesso, ma a leggerezze, inadempienze, comportamenti confusionari, cose che avvengono quando nelle vicende umane entra in azione il cuore e tu non riesci a governarlo. Sarà capitato milioni di volte a ognuno di noi e se sei ministro non puoi permettertelo.

Che schifo forcaioli e moralisti

L’aspetto veramente triste di questa storia non riguarda Sangiuliano. Quello che personalmente mi indigna è l’accanimento, l’incattivimento dell’opinione pubblica, intossicata, forcaiola, moralista. Come se trasferisse le proprie infelicità sul malcapitato di turno. Ognuno giudica per tifoseria politica, per scaricare proprie personali insoddisfazioni, invidie, desideri di rivalsa contro chiunque capiti a tiro. E’ questo che mi fa schifo. Massima comprensione umana per Gennaro Sangiuliano, profonda tristezza per questa deriva dell’opinione pubblica.