Sarà difficile raccogliere l’eredità di Decaro, mister preferenze del Pd alle scorse elezioni europee con mezzo milioni di voti, che lascerà nei prossimi giorni il suo ufficio al Comune di Bari. Ora via al rush finale per scoprire il nuovo sindaco, uno scenario che merita la massima attenzione in vista del ballottaggio di domenica e lunedì prossimo.

Ad appoggiare Fabio Romito, giovane avvocato tributarista di 37 anni, prima forzista, poi leghista, sono già scesi in campo alcuni ministri. In primis Gennaro Sangiuliano che oltre ad appoggiare il candidato si è proposto anche come assessore alla cultura. Il ministro sta facendo verificare ai suoi uffici se sarà possibile assumere sommare la carica a quella già ricoperta presso Via del Collegio Romano. “Sarei pronto. Così avviamo subito  il lavoro. Conosco benissimo il territorio di Bari, è la mia seconda città dopo Napoli. È una città di grande tradizione culturale, crediamo in una cultura vera, autentica, libera. Non deve essere un meccanismo di erogazione di probonus clientelari. La cultura deve essere aperta a tutti, deve fuoriuscire dalla Ztl abitata dai radical chic e deve permeare tutto il territorio”, ha detto Sangiuliano.

Nel ballottaggio Romito sfiderà il candidato del centrosinistra  Vito Leccese (Legambiente), capace di portare a casa al primo turno il 48%.  I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica 23 giugno e dalle 7 alle 15 di lunedì 24 giugno. Dieci giorni fa, nel capoluogo regionale pugliese erano 5 i candidati sindaco alle amministrative: al terzo posto si era classificato Michele Laforgia, sostenuto dal MoVimento 5 Stelle, Partito Comunista Italiano e altre liste civiche, ottenendo il 21,75% dei voti.

Redazione

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