Non c’è Sanremo che si rispetti senza le sue polemiche che diventano le più chiacchierate sui social. Ma stavolta l’indignazione per una serie di scene viste sul palco dell’Ariston arriva dai piani alti tanto da mettere in bilico la posizione di alcuni vertici Rai. Cosa è successo sul palco che ha irritato così tanto l’artiglieria pesante di Fratelli d’Italia? E cosa potrebbe succedere dopo il Festival di Sanremo 2023 che ha fatto il boom dei record dello share? Nel mirino, in particolare Fedez e la questione Zelensky. Ma nemmeno il monologo sulla maternità come obbligo sociale di Chiara Francini deve essere particolarmente piaciuto al Governo che ha attivato un apposito ministero in merito. E c’è da chiedersi quanto poi il governo abbia apprezzato il discorso sulle carceri di Francesca Fagnani.

E a riassumere bene la situazione è stata la battuta di Fiorello in diretta instagram direttamente dal palco dell’Ariston con Amadeus, Gianni Morandi e Chiara Ferragni: “Dov’è Coletta? Fatemelo vedere per l’ultima volta. Achille Lauro, che c’è stato dopo, al confronto sembrava Cristina D’Avena. E i Cugini di Campagna? Avete controllato i testi di Gino Paoli? Il bar di Guerre Stellari in confronto era nulla. È un Festival stupendo, domani i dirigenti Rai andranno tutti a casa, ma è stupendo”. Tutti hanno riso, compreso i dirigenti Rai seduti in prima fila dal citato Stefano Coletta, direttore di Rai1, all’Ad di viale Mazzini Carlo Fuortes, ben sapendo che i rapporti col governo Meloni da qualche ora non erano al top. I retroscena raccontati dai quotidiani raccontano di una rabbia mista a rimorso della premier Giorgia Meloni di non essere intervenuta prima sulla governance della Tv di Stato, convinta che i vertici della Rai abbiano “passato il segno”, dopo aver visto “con stupore” quanto accaduto a Sanremo, come riportato dal Corriere della Sera.

Il freestyle di Fedez contro Galeazzo Bignami e la foto strappata

Fedez, tra gli ospiti della seconda serata di mercoledì. Il rapper porta sul palco la sua “Problemi con tutti (Giuda)”, ma il brano viene preceduto da una prima parte in cui Fedez si esibisce in un freestyle dal chiaro sapore di ‘dissing’. Attacchi a tutto campo, dal “nemico” Codacons, l’associazione dei consumatori con cui da tempo il rapper porta avanti battaglie in tribunale, ad alcuni esponenti del governo di Giorgia Meloni.

Si parte dal viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami: “Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite, forse è meglio il vice ministro vestito da Hitler”, canta Fedez in riferimento alla foto dell’enfant prodige della destra bolognese che nel 2005 posava in divisa da SS nazista in quella che il vice ministro ha definito per giustificarsi “una festa di addio al celibato, una goliardata tra amici”. Fedez porta sul palco proprio la foto ‘incriminata’ dell’esponente di Fratelli d’Italia, che strappa in favore di telecamere.

Quindi il secondo, doppio affondo: “Purtroppo l’aborto è un diritto: sì, ma non l’ho detto io, ma un ministro. A volte anche io sparo cazzate ai quattro venti ma non lo faccio a spese dei contribuenti. Perché a pestarne di merde sono un esperto: ciao Codacons, guarda come mi diverto”. Qui i riferimenti sono alla ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Eugenia Roccella, esponente di spicco del cattolicesimo più conservatore e reazionario, nota per le sue posizioni contrarie ad aborto e in tema di diritti civili, e appunto al Codacons che da anni bersaglia il rapper di esposti e denunce in Procura.

In chiusura poi una sorta di disclaimer che sa quasi di beffa per tutti, e in particolare già ampiamente presenti sui social: “Il testo di questa canzone non era stato enunciato allo staff Rai qui presente e quindi voglio prendermi la piena responsabilità di quello che ho detto”. E infatti nella conferenza stampa tenuta il giorno dopo, il direttore Intrattenimento del prime time Rai, Stefano Coletta, ha preso le distanza dall’esibizione del rapper di mercoledì sera. “A nome della Rai ritengo che la libertà sia un diritto sacrosanto, che deve esprimersi attraverso tutte le forme di arte e pensieri”, ma “sempre a nome della Rai, dei vertici e sul mio nome, in maniera molto netta sento di dirlo, mi dissocio fortemente dagli attacchi personali che la performance di Fedez ha rappresentato, soprattutto nella gestualità”, atteggiamenti che “il servizio pubblico non può ammettere”, ha spiegato Coletta rispondendo in sala stampa a una domanda sulla performance di Fedez. Ma sembra che questo non sia bastato.

“Giorgia legalizza la Cannabis”, l’appello con gli Articolo 31

Arriviamo a venerdì, giornata dei duetti. Sul palco Fedez canta con gli Articolo 31. Lanciano l’appello: “Giorgia, legalizzala” mentre cantavano “Ohi Maria”, chiaro riferimento alle droghe leggere. “Il nostro governo non legalizzerà mai la cannabis e nessun tipo di droga”, ha risposto Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di FdI alla Camera. “Riteniamo che sia una droga a tutti gli effetti e che possa provocare seri problemi a chi la consuma. Troppi ragazzi la usano abitualmente – dice Antoniozzi – persuasi da un mondo culturale e artistico che la dipinge ingiustamente come una sostanza innocua”. Amadeus sottolinea sul caso: “Non ho mai ricevuto pressioni politiche e mai lo permetterei”.

Rosa Chemical, le sue “bravate”e il bacio a Fedez sul palco

E ancora una volta è Fedez protagonista di un altro momento che ha scatenato le ire funeste di FdI, durante l’ultima serata. Forse stavolta nemmeno tanto consapevolmente. Rosa Chemical, l’artista gender fluid già al centro delle polemiche di Fdi (tanto che Maddalena Morgante in un intervento alla Camera dei Deputati ne aveva chiesto l’esclusione con affermazioni del tenore di “Proteggiamo i nostri bambini da Sanremo e dalla propaganda transgender”), mentre canta sul palco il suo brano “Made in Italy” si è seduto su Fedez e ha mimato un atto sessuale. Il rapper è stato al gioco (nonostante fosse seduto tra i suoi suoceri) ed è anche salito sul palco prestandosi a un bacio con Rosa Chemical. E’ apparso divertito ma anche sorpreso.

Poi al momento dei fiori sul palco è arrivata la moglie, Chiara Ferragni, che ha commentato con uno stupito: “sono senza parole”. “Eh lo so, mi è preso l’amore. Questo è il Festival dell’amore”, si è giustificato Rosa Chemical, vestito con una gonna nera in pelle e con una camicia bianca corredata di due buchi per lasciare in vista i capezzoli contornati di strass. Esilarante il commento di Fiorello: “Vi siete guadagnati la prima pagina sull’Avvenire. Sarebbe stato stupendo se Rosa Chemical avesse fatto quella cosa là con gli artigiani della qualità. Fedez, che ti ridi, si è vista pure la lingua”, ha detto. Poi sui social ha iniziato a circolare un video dal dietro le quinte in cui Ferragni sembra bacchettare il marito per l’accaduto e lui rispondere di non avere colpa. Ma in fin dei conti sembrano tutti divertiti.

Il “Caso Zelensky”

Il tira e molla negli scorsi giorni sulla presenza o meno di Zelensky in collegamento video a Sanremo è un altro punto dolente. Alla fine niente videomessaggio: la presenza del presidente Ucraino è stata derubricata ad Amadeus che ha letto il messaggio dal palco dopo le due di notte, seguita dall’esibizione di un gruppo musicale ucraino, gli Antytila. “La figuraccia su Zelensky ce la potevamo risparmiare”, sarebbe trapelato dai palazzi. Nel mezzo c’è stato anche un mezzo incidente diplomatico con il Quirinale, con il Cda Rai che si lamentava per non essere stato informato dell’invito a Sergio Mattarella per la prima serata del Festival.

La polemica di Fratelli d’Italia

In Rai sapevano ma nessuno ha fatto nulla, rendendosi di fatto complici del soliloquio politico di Fedez e del suo attacco a un viceministro della Repubblica. Secondo quanto riportato oggi da La Verità, il suo show sarebbe stato provato prima della ufficiale messa in onda. Dettagli inquietanti che stanno venendo fuori e che, se confermati o meglio non smentiti, dovranno necessariamente portare a un immediato chiarimento. Allo stato, emerge che il palco dell’Ariston si è trasformato, con il consenso e beneplacito proprio della Rai, in una tribuna elettorale – dichiara Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera -. Chiediamo con fermezza che i vertici di Viale Mazzini spieghino esattamente le dinamiche della vicenda e agiscano di conseguenza con la massima tempestività. Altrimenti, è evidente che qualcuno, incapace di garantire la pluralità del servizio pubblico, dovrà lasciare quanto prima il suo incarico”.

“È paradossale la richiesta di dimissioni da parte di FdI dei dirigenti Rai responsabili dell’esibizione di Fedez: sul palco non ha detto o mostrato nulla che già non fosse pubblico e risaputo. FdI intende governare limitando la libertà di espressione? Tira aria di Minculpop” è la replica affidata a Twitter della presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi. E intanto sarebbe al vaglio del governo l’ipotesi di silurare i vertici Rai a cominciare da Fuortes, o semplicemente togliergli le deleghe della direzione generale per affidarla a Giampiero Rossi, considerato vicinissimo alla premier. Il partito della premier rimprovera ai vertici di aver “perso il controllo dell’azienda”, violato la pluralità del servizio pubblico e trasformato l’Ariston in “una tribuna elettorale” alla vigilia del voto. “Non so quando, ma penso che saranno cambiati i vertici Rai” ha detto a Corriere Tv il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.