Che questa sia un’edizione noiosa del Festival di Sanremo non lo dicono solo gli ascolti, che scendono rispetto all’anno scorso. Ma soprattutto il fatto che addirittura le serate stanno finendo parecchio prima sulla scaletta prevista. Entrambe le prime due puntate si sono chiuse con venti minuti di anticipo rispetto a quanto previsto e annunciato dagli stessi organizzatori. Non era mai successo nella storia. Anzi, ogni anno c’era l’inconveniente di sforare la scaletta senza riuscire a stare nei tempi. Quest’anno invece addirittura si anticipa, e di tanto.

Ma è facile capire perché: non c’è nulla con cui riempire la serata. Tolte le canzoni, bellissime, tutte. Insindacabile la capacità di Amadeus non solo di selezionare i brani, ma anche di modificarli. Addirittura lui interviene per cambiare testi e melodie. Segno di una grande competenza e attenzione musicale. Ed è questa la chiave che ha portato numeri al festival. E che nelle tre edizioni di Amadeus ha avvicinato i giovani alla kermesse.

A Sanremo vallette sparite per evitare accuse di patriarcato

Ma ciò che manca in questa edizione è tutto il resto. Il festival per come lo abbiamo conosciuto in questi anni. A cominciare dalle vallette (o madrine, come il politicamente corretto imponeva di chiamarle negli ultimi anni). Alla fine sono sparite del tutto, per evitare che qualcuno accusasse Sanremo di patriarcato. E così abbiamo perso le belle donne, e i loro abiti. Che emozionavano gli italiani, e ci davano tanto da commentare. Poi abbiamo perso i super ospiti internazionali, che negli anni hanno reso Sanremo un appuntamento imperdibile. Hanno cavalcato il palco dell’Ariston i più grandi artisti della scena mondiale, anche con cifre astronomiche.

Ospiti riciclati: Travolta gratis…

E invece quest’anno hanno riciclato John Travolta che ha chiesto di partecipare al Festival gratis trovandosi in Italia per girare lo spot delle scarpe. E con l’occasione infilandole anche nella prima serata più importante della tv. Mentre la Rai ora vuole far credere a tutti gli italiani di essere all’oscuro di questo accordo commerciale. “Un assistente lo ha accompagnato sul palco e per soggezione non gli ha chiesto di coprire le scarpe”, ha detto ieri in conferenza stampa la dirigente del servizio pubblico. Quindi secondo loro Travolta va gratis a Sanremo ma prende un milione di euro per mostrare delle scarpe, senza essersi prima garantito che nessuno gliele avrebbe oscurate. E con il patron della marca (finora sconosciuta) seduto in prima fila.  Amadeus ripete in conferenza stampa che Travolta aveva approvato la gag, e poi ha cambiato idea. Ma non si chiede se ad aver approvato sono gli italiani. Alla fine la cosa meno imbarazzante è il ballo del qua qua. Almeno è un argomento di cui parlare. Alla fine Amadeus ha perso anche la speranza di far salire sul palco gli agricoltori, dopo averli pregati pubblicamente di andare come con Sinner. Ha avuto tre anni per preparare l’ultima edizione e si è ridotto a fare gli inviti l’ultima settimana, lasciando un Festival senza ospiti, senza idee, senza contenuti. Almeno ridateci la farfalla di Belen.