Il direttore del Riformista Piero Sansonetti è intervenuto a Quarta Repubblica ospitato da Nicola Porro e ha parlato della cosiddetta loggia Ungheria: “Il problema è che si smette di gettare fango solo quando il fango può schizzare un magistrato. Ci sono giornali che hanno pubblicato senza verificare delle dichiarazioni di Graviano contro Berlusconi. Per tanti colleghi se parla Graviano è credibile, se parla Amara no. I giornali sono abituati a pubblicare solo se c’è fango“.
Sansonetti poi si sofferma su Nicola Morra: “Avete sentito cosa ha detto? Che la politica giudiziaria del Movimento era guidata da Ardita e Davigo. Morra si è detto disperato per il litigio tra i due. Caselli poi ha invitato all’omertà i colleghi. Non c’è un avviso di garanzia tranne che nei confronti di Storari. Ma vi pare normale che Prestipino chiama per un colloquio? Perché non c’è un avviso di garanzia?“.
Porro chiede poi a Sansonetti quale è la risposta che si da e il direttore del Riformista sottolinea: “C’è uno strapotere e una forza di sopraffazione della magistratura sulla società italiana che non verrà mai rovesciata dalla politica. L’unica strada possibile è il referendum, rompere il giocattolo al di fuori del Parlamento che è formato per 2/3 da ricattati e 1/3 comandati dai magistrati stessi“.