Lo scenario
Sardegna, Cala Luna a numero chiuso dal 2024. E spunta l’ipotesi delle spiagge a pagamento
Sarà inoltre contingentato il traffico di imbarcazioni, anche di quelle piccole,. Verranno rafforzati i controlli per prevenire comportamenti scorretti e adottati dispositivi per impedire ai turisti di accedere a siti pericolosi
Turismo, settore balneare e patrimonio culturale: il tridente schierato ogni estate dalla Penisola Italiana, si rivela puntualmente un asset economico di fondamentale importanza per l’economia del Paese, così come per ogni altro situato nel cuore del Mar Mediterraneo. Ma a costituire una forte minaccia per il settore turistico si ripresenta puntualmente il fenomeno della ‘saturazione’ che potrebbe presto diventare un problema. Così, il personale amministrativo riflette – a livello locale, senza una linea guida nazionale per il momento – circa eventuali restrizioni da proporre, attuare o quantomeno sperimentare. È questo io caso della Provincia di Nuoro, in Sardegna, che in materia potrebbe fare da apripista.
Il bisogno di tutelare il paesaggio
Il Golfo di Orosei, lungo la costa nord-est dell’isola, è stato negli ultimi anni letteralmente invaso da un flusso turistico inarrestabile, che la politica e la Prefettura vorrebbero controllare per evitare che possano sfuggire di mano eventuali problematiche legate a un sovraffollamento. Nel rispetto delle persone e dell’ambiente, pertanto, il Prefetto di Nuoro – Giancarlo Dionisi – ha disposto delle misure forti e innovative.
Le spiagge del Golfo, in particolare Cala Luna, a partire dall’estate 2024 saranno a numero chiuso. Da capire se l’ingresso sarà anche a pagamento. Sarà inoltre contingentato il traffico di imbarcazioni, anche di quelle piccole; verranno rafforzati i controlli per prevenire comportamenti scorretti e adottati dispositivi per impedire ai turisti di accedere a siti pericolosi. Il Golfo di Orosei è ricco di calette, ovvero insenature marine con mare poco profondo, adatta al rifugio oppure all’ormeggio per barche o piccole navi. Un paesaggio che va tutelato.
Le tappe verso l’estate 2024
La notizia ha un forte impatto nazionale, siccome è in divenire la dialettica italo-europea riguardo le concessioni balneari che contempla l’esistenza di due fasi diverse: l’assegnazione delle licenze agli stabilimenti e, di altrettanta importanza, le regole da seguire per massimizzare i profitti del turismo balneare senza recare danno ai turisti stessi. Discorsi che riguardano privato e pubblico. Il numero chiuso è una delle ipotesi in circolazione in varie realtà locali, mentre l’introduzione di una norma che prevede il pagamento obbligatorio aprirebbe scenari nuovi a livello di concorrenza e fruibilità del paesaggio.
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