Piccolo terremoto, diciamo smottamento, sul Festival di Ravello. La frana è partita dall’accusa di Roberto Saviano, scrittore e giornalista, che ha accusato Vincenzo De Luca, Presidente della Campania, di averlo escluso dall’evento culturale e ha anticipato che al festival non parteciperà. Il governatore, senza fare nomi, ha dato spiegazione del caso nella sua consueta diretta del venerdì. Infine le dimissioni di Antonio Scurati, scrittore ed editorialista, come Saviano firma de Il Corriere della Sera, dalla Presidenza della Fondazione Ravello.

L’autore diventato celebre con il best seller Gomorra, trasposto anche in un film e in una serie tv di grande successo, ha pubblicato un video sui social network nel quale ha lanciato la sua accusa. “Vincenzo De Luca blocca la mia presenza al Ravello Festival. Nessun problema, don Vicié, non ci sarò… arripigliateve tutt chell che è o vuost…”, ha postato lo scrittore lanciandosi anche in una imitazione del governatore nel video di quasi quattro minuti. “’Roberto Saviano non esiste proprio, va cancellato…’, credo che Don Vincenzo abbia fatto così … Considera la Campania un suo regno – ha esordito Saviano – In breve: sono stato invitato al Festival di Ravello. Il cda propone gli ospiti e poi il ‘cdi’, acronimo sembra direttamente preso dal romanzo di Aldous Huxley, Il Nuovo Mondo, il comitato di indirizzo composto da figure politiche amiche di De Luca… Io sarei andato a titolo gratuito, anche se gli ospiti di un Festival andrebbero pagati… I festival culturali sono sempre più determinati dalla politica: Italia, cultura, amici, amichetti, paranze … Stanno avvelenando un festival che poteva essere meraviglioso e che è condizionato dalle consorterie. Don Vicié… arripigliateve tutt chell che è o vuost… Adesso è tornato nelle vostre mani, non tenete pensieri… Non c’è nessun problema: non vengo… A presto, Ravello…”.

Il Presidente della Fondazione Ravello era Antonio Scurati, Premio Strega per M nel 2019. Aveva inserito nel programma due talk show, uno con Saviano e un altro con il ministro della Salute Roberto Speranza. Il Corriere della Sera scrive che entrambi gli ospiti sarebbero stati sgraditi, per motivi diversi, al governatore. Da qui la decisione di cancellare la conferenza stampa di presentazione degli eventi dello storico Festival costiero.

Nel pomeriggio quindi è arrivato l’annuncio delle dimissioni da parte di Scurati: “Mi sono bastati, purtroppo, pochi giorni per accertare che i soci fondatori della Fondazione Ravello non rispettano la libertà intellettuale e ignorano i valori della cultura. Da uomo di cultura e, soprattutto, da uomo libero, scelgo di rassegnare le mie dimissioni dalla carica di presidente. Le dimissioni, spontanee e irrevocabili, hanno valore immediato”.

Sotto attacco soprattutto il Cdi e lo stesso governatore dunque, che durante la sua consueta diretta del venerdì aveva fatto riferimento al caso, ma senza mai fare i nomi dei protagonisti: “Le indicazioni vanno rispettate in generale e quelle date dalla Regione sono molto semplici. Le iniziative che si mettono in piedi devono essere coerenti con la natura dei festival che si fanno o delle fondazioni. Non si possono fare delle cose estemporanee che non c’entrano niente. Gli eventi che si propongono non devono essere segnati da conflitti di interesse da parte di chi li propone. Tutto quello che finanzia la Regione Campania non deve essere per nessuno un’occasione per promuovere un sistema di relazioni personali o per passare qualche giornata di ferie a spese della Regione, ma devono essere eventi nella più assoluta trasparenza. Siamo in una stagione nella quale sono in movimento tanti enti, fondazioni, rassegne, manifestazioni. Le regole sono quelle che vi ho ricordato, se non ci sono coincidenze di obbiettivi e ci si separa. Niente di particolarmente drammatico”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.