Gli avevano detto che avrebbero chiuso nel giro di qualche settimana. Che vendere libri a Scampia è impossibile. Perché a Scampia nessuno legge e perché il settore dell’editoria è in crisi. Ma invece la Marotta&Cafiero editori compie 10 anni. E festeggia questo traguardo – il raggiungimento di un sogno – con un post sui social. Nel quale si ricordano le origini, le difficoltà, gli ostacoli ma anche la grande passione dei proprietari.

Rosario Esposito La Rossa e Maddalena Stornaiuolo nel 2010 avevano ricevuto l’impresa dalla famiglia Marotta. Avevano 19 anni . E la storica sede della casa editrice passava così da Posillipo a Scampia. Dalla Napoli bene alla periferia. Dal centro ai margini – “un ponte nella città”. Il marchio diventava quello di una casa editrice indipendente focalizzata in particolare in narrativa civile oltre che in “letteratura stupefacente ed editoria terrona”.

La casa era nata nel 1959, fondata da Alberto Marotta. Si era  fin da subito ritagliata un suo spazio rilevante a livello locale e nazionale pubblicando il premio Nobel André Gide e Domenico Rea. Tra i curatori Salvatore Quasimodo. Negli anni Ottanta la guida passò a Tommaso Marotta Editore, fino al 2000, poi alla new entry nella società Anna Cafiero – da cui il nome. Oggi la Marotta&Cafiero si definisce “spacciatrice di libri”. Pubblica storie dal sud del mondo su carta riciclata certificata con inchiostri non inquinanti e colle senza plastificanti. I proprietari rivendicano il marchio di azienda “pizzo free” e dedicano l’azienda ad Antonio Landieri, cugino e vittima innocente di camorra, a 25 anni, durante una faida tra clan. Del progetto fa parte anche la prima libreria di Scampia e Melito: La Scugnizzeria. E poi la Marotta&Cafiero Recorder, piccola casa discografica indipendente.

Nel lungo post condiviso sui social gli editori ripercorrono i loro dieci anni. “Trasportammo migliaia di libri dalla Napoli bene nel nostro quartiere. Tutti all’officina metalmeccanica di mio padre. Tra le saldature e i tubi resistevano Cardenal e Reig. Non avevamo niente, eppure come potete vedere in questa foto eravamo felici perché credevamo in un sogno: pubblicare libri a Scampia”, ricordano. Senza escludere difficoltà e problemi: “Ci dicevano che avremmo chiuso dopo qualche settimana, che a Scampia nessuno leggeva, che ci avevano regalato la casa editrice perché il settore era in crisi, perché volevano disfarsene. Era gente di sinistra a dire questo, assessori col pugno chiuso. Invece la nostra è una favola meravigliosa. Due 60 enni che regalano a 20 enni una casa editrice, dal centro alla periferia, un ponte generazionale, un ponte nella città. Avevamo giusto i soldi per il notaio. I risparmi di 2 ragazzi di venti anni. Non avevamo una sede, non avevamo un computer, esperienza, competenze. Avevamo noi stessi e “l’arteteca ‘e chi è stato tutta a vita a sotto”. I soldi per stampare il primo libro arrivarono dal crowdfunding, quando ancora si chiamava colletta. Riuscimmo a recuperare 3 mila euro. I primi venti euro arrivarono da Novara. Volevamo lavorare nel nostro quartiere, vivere nel nostro quartiere, creare una famiglia nel nostro quartiere”

A dieci anni dall’apertura, dicono, questa è la storia di un successo – e quindi di speranza per i tanti giovani di Napoli e del Sud: “Siamo riusciti in tutto. Oggi abbiamo una redazione di giovani straordinaria, una sede come la Scugnizzeria, oggi pubblichiamo Gunter Grass (Premio Nobel), Osvaldo Soriano, Raffaele La Capria, Domenico Rea, Antonio Skarmeta, Jacopo Fo e tanti altri. Partecipiamo alle più importanti fiere di settore, acquistiamo libri in tutto il mondo. Ai giovani dico: credete sempre nei vostri sogni impossibili. A chi vi dice: andateve, qui non si può fare, non cambierà mai nulla, è sempre stato così, cosa credi di fare, resta coi piedi per terra, pensa solo a te stesso, a loro rispondete con questa frase: “Non sarà la paura della follia a costringerci a tenere a mezz’asta la bandiera dell’immaginazione’. Oggi iniziano ufficialmente i festeggiamenti per il decennale della Marotta&Cafiero. Festeggiamenti che duraranno un anno e faremo cose fighissime, una festa meravigliosa appena sarà possibile. È tempo di brindare!”

https://www.facebook.com/marottaecafiero/posts/3429504790422362

 

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