Non potevano passare inosservati i cartelli antisemiti alzati durante la manifestazione pro Pal di Milano di un paio di giorni fa. Quelli con raffigurati i volti di alcuni personaggi politici e della società civile, dalla senatrice a vita Liliana Segre al ministro della Difesa Guido Crosetto passando per il presidente di Nazione Futura Francesco Giubilei e Riccardo Pacifici, bollati come “agenti sionisti“. Qualunque cosa essa significhi. Dopo la follia della lista di proscrizione del Nuovo Partito Comunista italiano sui personaggi vicini a Israele, ora anche questa. Ma ora sono partite le denunce, contenute in un’informativa della Digos, e presto ci saranno nuovi indagati.

Scattano le denunce per cartelli antisemiti con gli “agenti sionisti”

L’ipotesi di reato è presto detta. Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, così come confermato dalla procura di Milano guidata da Marcello Viola. L’apertura di un fascicolo è da considerarsi imminente, con i primi nomi – che a quanto pare sarebbero già due – a breve iscritti nel registro degli indagati.

Tra gli indagati anche Chef Rubio, la minaccia dello spray sulle case

Tra di loro anche Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, che durante la manifestazione di sabato ha invitato a segnalare con lo spray le abitazioni di chi sostiene Israele. Una manifestazione in cui Rubio si è lasciato anche andare a una considerazione emblematica sulla morte del leader di Hezbollah Nasrallah per mano dell’esercito israeliano: “Purtroppo il fratello Nasrallah oggi ci ha lasciati, qualcun altro lo sostituirà e la resistenza continuerà e la fine della colonia sionista è vicina”. Nella stessa manifestazione erano presenti anche i Carc (Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo). Rubio ha dato appuntamento per il 5 ottobre a Roma, dove si svolgerà una manifestazione in pratica per ricordare il 7 ottobre, giorno degli attacchi terroristici di Hamas a Israele in cui persero la vita più di 1400 israeliani.

Redazione

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