Aveva 17 anni il ragazzo deceduto nella tarda serata di ieri, martedì 19 ottobre, nel quartiere napoletano di Barra in seguito a un incidente stradale che ha coinvolto uno scooter e un’auto. Si chiamava Mario Ambrosiano e si trovava in sella al motorino guidato da un amico di 22 anni. I due si sono schiantati contro una Fiat Idea che, lungo Corso Bruno Buozzi, poco dopo l’incrocio con via Spinelli, stava uscendo dal parcheggio e si stava immettendo in strada.

Un impatto violentissimo, dovuto probabilmente anche alla velocità sostenuta con la quale procedeva lo scooter che dopo lo schianto ha abbattuto quattro paletti presenti a bordo strada. Immediati sono scattati i soccorsi nei confronti dei due giovani. Ambrosiano è deceduto durante il trasporto all’ospedale del Mare di Ponticelli: troppo gravi le ferite riportate dopo essere stato ritrovato in un lago di sangue. L’amico si trova attualmente all’ospedale San Paolo dove verrà operato (non è in pericolo di vita).

Secondo quanto accertato dagli agenti della sezione Infortunistica Stradale della polizia municipale di Napoli, guidati dal capitano Antonio Muriano, i due giovani non indossavano il casco al momento dell’impatto. I dispositivi di sicurezza sono stati infatti ritrovati all’interno del bauletto del Piaggio Beverly. Nella zona non sono presenti telecamere, almeno dopo una prima ricognizione.

Al vaglio dell’autorità giudiziaria la posizione del conducente dell’auto coinvolta nell’incidente mortale. Entrambi i guidatori sono stati sottoposti ai test alcolemici e tossicologici, il cui esito si saprà nei prossimi giorni.

 

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.