Il corteo anti-Pd, alla presenza della Segretaria Pd
Schlein al corteo dove Grillo esorta a creare brigate di cittadinanza e si ribadisce il no al supporto militare all’Ucraina
La Segretaria Pd, dopo gli iniziali tentennamenti, sceglie di partecipare ad un corteo dove si invocano principi esattamente contrari a quelli sostenuti finora dal Pd stesso. Grande è la confusione sotto i cieli di Roma, in questo infuocato sabato estivo
Dopo i tentennamenti mostrati ieri – quando ancora la posizione ufficiale del Pd in merito al corteo odierno, organizzato dal M5S lungo le vie della Capitale, era l’assoluta astensione dal parteciparvi – Elly Schlein, Segretaria Dem, nel caldo di un pomeriggio d’inizio estate fa il suo annuncio: partecipa all’evento stellato pro-assistenzialismo, sotto lo slogan #BastaVitePrecarie.
E così, si ritrova fianco a fianco di Giuseppe Conte, ad ascoltare perfino le parole – infuocate come il clima romano – di Beppe Grillo che, dal palco esorta i partecipanti ad “indossare il passamontagna”. Non per il freddo, ci mancherebbe: per creare “brigate di cittadinanza”, una resistenza non si capisce bene a cosa: “Fate le brigate di cittadinanza, mascheratevi coi passamontagna e di nascosto andate a fare i lavoretti. Mettete a posto le aiuole, i marciapiedi e di nascosto scappate”.
Ma non è tutto. Di fatto, Schlein partecipa ad una kermesse che va contro ogni principio del fu Partito Democratico a vocazione riformista, progressista, europeista ed euroatlantista.
Come fa notare, via Twitter, il parlamentare di Italia Viva Davide Faraone, la piattaforma programmatica della manifestazione è una sorta di anti-materia del Pd che conoscevamo.
La segretaria del Pd oggi ha partecipato alla manifestazione del M5S a Roma. Per curiosità sono andato a leggere la piattaforma della manifestazione, le ragioni della piazza, per capire le ragioni della partecipazione della Schlein.
1 Difesa dei principi previsti dal decreto…
— Davide Faraone (@davidefaraone) June 17, 2023
Fra le ragioni della piazza, infatti, troviamo la difesa dei principi previsti dal decreto dignità approvato dal Governo Conte 1, Lega/M5S, cui il Pd votò contro in Parlamento, quando era segretario Zingaretti.
Si ribadisce, poi, il no all’invio di armi all’Ucraina; e sappiamo che il Pd ha sempre votato a favore, dal governo Draghi ad oggi, quando era segretario Letta ma anche la stessa Schlein. Nette le parole dette dal palco oggi da Moni Ovadia contro Ucraina, Stati Uniti, Europa ed Israele.
Si passa, quindi, alla difesa del reddito di cittadinanza introdotto dal governo Conte 1, contro il quale il Partito Democratico votò contro in Parlamento, quando era segretario Zingaretti.
Fra i punti in programma, anche il no all’abolizione del reato di abuso d’ufficio, un tema sul quale da anni i sindaci del Pd – sostenuti da tutti i segretari politici, senza soluzione di continuità – sostengono il contrario.
C’è, inoltre, il sostegno alle tesi avanzate dagli ambientalisti di “Ultima generazione”, con l’intervento di un rappresentante del movimento dal palco della manifestazione. Ricordiamo che si tratta degli stessi presi a pedate dal sindaco Pd, Dario Nardella, quando hanno imbrattato Palazzo Vecchio a Firenze. Ma si tratta anche degli stessi che sono stati attaccati dal sindaco Pd della Capitale, Roberto Gualtieri, quando per pulire la fontana di Trevi da un colorante nero, ha dovuto buttare trecentomila litri d’acqua.
E ancora, leggiamo che si offre sostegno agli esodati del super bonus 110% contro la revisione proposta per primo dal Governo Draghi e sostenuta allora dal Pd, squando era segretario Enrico Letta.
Da notare, infine, l’assenza totale dalla piattaforma di un punto sull’immigrazione, contro i principi dei decreti sicurezza introdotti dal Governo Conte 1 – col voto contrario del Pd a guida Zingaretti – e riproposti dal Governo Meloni.
Insomma, pare proprio che Elly Schlein abbia partecipato ad una manifestazione contro il partito stesso che dirige, il Pd. Grande è la confusione sotto il cielo di Roma e sotto i palchi a 5 Stelle.
Qualche voce si è levata dal Pd per criticare la manifestazione (ad esempio la parlamentare europea Pina Picierno, “Unire le opposizioni è fondamentale. Ma intorno a cosa ci uniamo? Alle parole aberranti di Moni Ovadia sull’Ucraina o alle farneticazioni di Beppe Grillo sui passamontagna?”, ha twittato), ma al momento non è arrivata, sebbene richiesta da molti, nessuna critica alle parole pronunciate dal palco da Elly Schlein e dagli altri dirigenti Pd.
Le reazioni. Si sfilano con agilità Azione, Italia Viva e +Europa. Il leader di Italia viva Matteo Renzi non parla ma i suoi lo fanno eccome: “Oggi Elly Schlein era in piazza con chi invoca brigate di cittadinanza e passamontagna. Sono toni che potrebbero richiamare all’istigazione alla violenza sociale. Alimentare odio è gravissimo, abbracciare chi lo fa lo è altrettanto. È un dolore vedere il PD, partito che ha sempre garantito la tenuta istituzionale, ridotto in questo stato”, scrive su Twitter la Coordinatrice di Italia Viva Raffaella Paita. Ed ancora: “Non s’era mai visto il leader della sinistra italiana rincorrere così un altro partito, intrupparsi nel corteo di altri sostenendo tesi altrui, rendersi subalterno. La mia solidarietà ai riformisti del PD”, sintetizza il Senatore Enrico Borghi. Una stilettata sta nella domanda del segretario di +Europa, Riccardo Magi: “Non possiamo avere come valore la Resistenza e poi prestare il fianco a chi flirta con Putin come fa il M5S. Che ci facevi lì, Elly?”. “Sono pericolosi populisti” e “Azione è nata per sconfiggere quel populismo. Continueremo a stare alla larga dai 5S e da chi deciderà di unirsi a loro”, assicura Carlo Calenda.
Nella maggioranza a prender parola è il leader della Lega, Matteo Salvini: “Gravi, sconcertanti e inaccettabili parole di Beppe Grillo alla piazza di Movimento 5 Stelle e Pd. Parlare di brigate di cittadinanza e passamontagna per invitare i cittadini a reagire evoca pagine drammatiche della storia del nostro Paese. Ci chiediamo se anche Elly Schlein sia pronta a indossare il passamontagna per reagire contro il governo di centrodestra sotto il simbolo delle brigate. La Lega conferma il proprio impegno per creare lavoro dignitoso: i cittadini si aspettano risposte, non polemiche o inviti pericolosi”.
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