Lo sciopero non si può fare. “Non rispetta i requisiti”. Ma si farà lo stesso: i leader sindacali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri lo hanno confermato. Siamo al cortocircuito tra i due sindacati, Cgil e Uil che hanno indetto lo sciopero generale per il 17 novembre e la Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Succede infatti che pur mancando i requisiti dello sciopero generale secondo l’Autorità, l’astensione venga confermata. Secondo l’Autorità lo sciopero convocato per venerdì 17 “non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici”.

C’è più di un vizio: “La mobilitazione proclamata per venerdì esclude circa 16 settori ed è spalmata su 5 giorni, dunque è plurisettoriale e deve rispettare regole diverse”. La Lega torna a tuonare contro Landini: “Bocciata la pretesa del leader della Cgil di trascorrere un weekend lungo sulla pelle di milioni di italiani”. L’interessato non demorde: ‘’Confermiamo lo sciopero generale il 17 novembre, non condividiamo la decisione assunta dalla Commissione di Garanzia. Si tratta di un’interpretazione che non riconoscendo la disciplina dello sciopero generale, mette in discussione nei fatti l’effettivo esercizio del diritto di sciopero sancito dalla Costituzione a tutte le lavoratrici ed i lavoratori”, spiegano Cgil e Uil in una nota.

La maggioranza chiede ai sindacati di attenersi alle regole. E così fanno le associazioni di tutela di utenti e consumatori come Assoutenti: “I sindacati si attengano. Governo e Prefetti di tutta Italia devono intervenire ricorrendo allo strumento della precettazione per quei lavoratori che aderiranno alla protesta del 17 novembre”. Prova a dirimere la Cisl: “In Italia le regole sullo sciopero sono chiare, a garanzia sia dei sindacati sia dei cittadini. La legge 146 fissa dei vincoli precisi al fine di contemperare il diritto costituzionale allo sciopero con quello delle persone a usufruire dei diritti essenziali. Quelle di questi giorni francamente ci sembrano delle polemiche sterili, che francamente non servono a nessuno. Discutiamo di come far ripartire il Paese, piuttosto, dando centralità e protagonismo al lavoro”, l’invito del segretario Cisl, Luigi Sbarra. Il Pd tramite il capogruppo in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, chiede “ad horas un’audizione della commissione Garanzia sugli scioperi”.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.