Lo sciopero dei principali aeroporti italiani inizierà dalla mezzanotte di giovedì 18 maggio e proseguirà per 24 ore. Ad incrociare le braccia saranno le lavoratrici e i lavoratori dell’handling aeroportuale (assistenza a terra) ma anche i lavoratori di Air Dolomiti, di Volotea, della compagnia American Airlines e di Emirates. Almeno 200 i voli che saranno cancellati.

ORARIO SCIOPERO

I lavoratori delle imprese servizi aeroportuali di handling si fermeranno dalle ore 00:01 alle ore 23:59; il personale di condotta Soc. Air Dolomiti per 24 ore; il personale Soc. Volotea dalle ore 13:00 alle ore 17:00; il personale dipendente Aziende trasporto aereo e indotto dalle ore 00:01 alle ore 23:59; il personale dipendente Società di Handling aeroportuale dalle ore 12:00 alle ore 16:00; il personale di terra della compagnia American Airlines dalle ore 12:00 alle ore 16:00; il personale di terra della compagnia Emirates dalle ore 12:00 alle ore 16:00; i lavoratori comparto aereo, aeroportuale e indotto aeroporti dalle ore 00:01 alle ore 23:59.

VOLI GARANTITI

Saranno garantiti i voli charter, ovvero i voli noleggiati privatamente e non soggetti a orari, prezzi e destinazioni stabilite, schedulati nelle fasce orarie 7-10 e 18-21, e tutti i voli charter da e per le isole regolarmente autorizzati o notificati anteriormente alla data di proclamazione dello sciopero. L’elenco completo di tutti i movimenti aerei da e per l’Italia garantiti è disponibile sul sito dell’Enac.

RIMBORSI E DIRITTI

Secondo una stima di ItaliaRimborso, oltre 220mila i viaggiatori italiani che potranno subire un disservizio. Le compagnie aeree, spiega ItaliaRimboso in una nota – “hanno iniziato a cancellare con anticipo i voli coinvolti nello sciopero di venerdì 19 maggio. I vettori aerei dovrebbero fornire assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero, così come previsto dal Regolamento Comunitario 261/2004. Ecco quindi che il viaggiatore si trova in una situazione di totale difficoltà”.

E ancora: “In caso di sciopero aereo del comparto aereo nazionale, al contrario di quanto avviene con gli scioperi che riguardano le compagnie aeree, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta. Ciò avviene qualora il passeggero non venga adeguatamente riprotetto dal vettore aereo. Queste somme sborsate per via dello sciopero aerei possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo. Sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso spese, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o ad una claim company”.

RAGIONI DELLA PROTESTA 

“La situazione – dichiarano in una nota Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo – per il settore dell’handling è divenuta ormai inaccettabile. È necessario arrivare quanto prima ad un rinnovo contrattuale atteso ormai da 6 anni che restituisca potere d’acquisto ai salari e dignità alle migliaia lavoratrici e lavoratori degli aeroporti italiani che affrontano ogni giorno con professionalità e serietà il proprio lavoro, incondizionati assolutamente inadeguate e con stipendi insufficienti”.

“Siamo pronti a dare battaglia su questo aspetto e, se le nostre istanze non verranno ascoltate, lo sciopero di venerdì – concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo – sarà solo la prima azione di rivendicazione proprio all’inizio di un’altra estate calda per il trasporto aereo, con il rischio concreto di compromettere la continuità dei servizi aeroportuali all’utenza”.

Giulio Pinco Caracciolo

Autore