Proseguono le indagini coordinate dalla Procura Firenze relative al sequestro di persona a scopo di estorsione di Mia Kataleya Chicclo Alvarez, la bambina di 5 anni di origine peruviana rapita il 10 giugno scorso all’interno dell’ex Hotel Astor in via Maragliano a Firenze.

Le attività investigative, spiega in una nota il procuratore capo Filippo Spiezia, “vengono tuttora svolte senza tralasciare alcuna pista, sia in ambito nazionale che nel più ampio contesto internazionale, anche con richieste di assistenza internazionale in corso di svolgimento”.

Le indagini sugli ultimi movimenti della piccola Kata

Le indagini, in particolare, sono finalizzate a ricostruire in dettaglio gli ultimi movimenti della piccola Mia Kataleya e di tutti gli occupanti censiti all’interno della struttura ricettiva occupata abusivamente, prevalentemente, da persone di nazionalità peruviana e romena.

Numerose segnalazioni anche dall’estero

La Procura sta vagliando tutte le fonti di prova, incluse le numerose segnalazioni di avvistamento della piccola Kata “pervenute sia dall’Italia sia dall’estero, che finora non hanno sortito esiti positivi”. “Il tutto – afferma il procuratore Spiezia – è finalizzato ad acquisire elementi probanti sui presunti autori del reato e a ricostruire il contesto nel quale è maturato il sequestro di persona di Mia Kataleya, incluse le dinamiche criminali eventualmente sottese”.

 

Redazione

Autore