La piccola Kata “avvistata a Bologna” in compagnia di una donna a bordo di un autobus. E’ la segnalazione al vaglio degli investigatori che da sabato 10 giugno sono alla ricerca della piccola Mia Kataleya Chicllo Alvarez, la bambina di origine peruviana di 5 anni scomparsa dal primo pomeriggio dall’ex hotel occupato, dove vive con la famiglia, in via Maragliano, nella zona nord di Firenze.

Sulla sparizione della piccola indagano i carabinieri, coordinati dai pm Giuseppe Ledda e Christine Von Borries della Dda di Firenze che ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato di sequestro di persona a scopo di estorsione. Gli inquirenti stanno vagliando tutte le segnalazioni e gli avvistamenti che arrivano. Quella di Bologna sembrerebbe essere”attendibile” con la prefettura del capoluogo emiliano che ha attivato un piano di ricerca di persone scomparse che poi ha chiuso per proseguire gli accertamenti seguendo i canali investigativi. L’avvistamento sarebbe avvenuto la sera stessa di sabato 10 giugno all’interno di un autobus del trasporto pubblico bolognese.

Scomparsa Kate, ricerche negative nell’ex albergo occupato

Intanto Avrebbero dato esito negativo i controlli effettuati lunedì sera, 12 giugno, dai carabinieri con le unità cinofile a Firenze, in via Monteverdi, in alcuni alloggi Inpdap occupati, a poche centinaia di metri dall’ex hotel Astor, l’edificio a sua volta occupato da circa un centinaio di persone, dove viveva con la famiglia di Kata. Sempre lunedì sera circa un centinaio di persone ha partecipato a Firenze, nel quartiere in cui si trova l’ex hotel, alla una fiaccolata organizzata per chiedere che la piccola Kataleya, chiamata Kata da parenti e amici, possa tornare a casa.

Assente la madre della bambina, che ha trascorso la notte al pronto soccorso dell’ospedale di Careggi dove era stata trasportata d’urgenza per aver ingerito una quantità, ritenuta non letale, di candeggina. Anche il padre di Kata, detenuto nel carcere fiorentino di Sollicciano per reati contro il patrimonio, domenica scorsa, appresa la notizia della sparizione della figlia, aveva ingerito del detersivo ed era stato sottoposto alla lavanda gastrica.

Tantissimi gli appelli diffusi in questi giorni attraverso i social nella speranza di ritrovare la bambina nel più breve tempo possibile. Anche Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, ha espresso solidarietà alla madre di Kataleya. Subito scattate le ricerche con l’ausilio delle unità cinofile nei palazzi occupati vicino alla zona della scomparsa della minore, lungo il fiume Mugnone ed all’interno del Parco delle Cascine. Tutte, al momento, con esito negativo.

Verifiche su una telefonata e sulle telecamere del quartiere 

Esito negativo anche dopo gli accertamenti su una telefonata che ha riferito di aver ricevuto la madre della piccola, Katherine Alvarez. La donna ha fatto sapere alle Forze dell’ordine che un uomo con accento latino-americano avrebbe contattato il numero diffuso per ricevere segnalazioni, di proprietà di una sua amica, dicendole di avere la piccola Kataleya. “È impossibile che lei si perda da sola, qualcuno l’ha presa e l’ha portata via. Ho detto ha carabinieri chi può essere, questa persona” – ha dichiarato la madre ai cronisti.

 

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