Il 29 gennaio il ‘Maradona’ chiuso ai giallorossi
Scontri in autostrada, un mese di stop alle trasferte per i tifosi di Roma e Napoli
La reazione dopo gli scontri di domenica sull’A1 tra tifosi di Napoli e Roma era nell’aria. E sin da subito è stato chiaro che sarebbe stata durissima. Un apposito decreto sarà ufficializzato domani dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e imporrà lo stop alle trasferte delle tifoserie del Napoli e della Roma per almeno un mese. Ma potrebbe durare anche di più. Le prime trasferte vietate potrebbero essere quelle del 21 e 22 gennaio prossimi e quasi certamente ai giallorossi sarà vietato il match al “Maradona” la sera del 29 gennaio.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive che si è riunito ieri al Viminale, avrebbe valutato lo stop di un mese che non si esclude possa essere più lungo, addirittura fino a fine campionato, a seconda delle risultanze delle indagini dopo gli scontri e dei provvedimenti che saranno chiesti dalla procura di Arezzo sui responsabili della guerriglia scatenata da circa 500 ultrà azzurri e giallorossi nell’area di servizio Badia al Pino Est, con il blocco dell’autostrada per quasi un’ora. Non sono ancora chiari i motivi e i modi che hanno portato allo scontro le due tifoserie. Tifosi che alla fine non sono mai entrati negli stadi di Genova e Milano per assistere alle partite delle loro squadre con Samp e Milan.
Un provvedimento simile fu attuato nel 2014 l’allora responsabile del Viminale Angelino Alfano vietò per 90 giorni le trasferte ai tifosi dell’Atalanta perché coinvolti in incidenti. In caso di recidive si potranno valutare anche misure più dure come la chiusura delle curve o le partite a porte chiuse. Un tema delicato e controverso che rischia di colpire anche tutta la tifoserie completamente estranea agli scontri. Il provvedimento deciso ieri non riguarderebbe comunque le trasferte all’estero per seguire Napoli e Roma in Champions League e in Europa League, sebbene in questi casi potrebbero essere disposte misure nei confronti dei tifosi violenti in modo da impedirgli di partire al seguito delle squadre.
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