Papa Francesco non riceverà il segretario di Stato Mike Pompeo. È ufficialmente aperto uno scontro senza precedenti tra Usa e Vaticano. “L’amministrazione di Trump vuole strumentalizzare il Papa e questa è una delle ragioni per cui non incontrerà Pompeo”. Ad annunciarlo è il monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e quindi “ministro degli Esteri” della Santa Sede.

Che il Papa stesse storcendo il naso pensando agli Stati Uniti era evidente ma adesso per la prima volta l’irritazione è palese e fuori dai denti: a Francesco non sono piaciute affatto le critiche al rinnovo dell’accordo storico tra Santa Sede e Cina sulla nomina dei vescovi.

“Dovesse rinnovare l’accordo, il Vaticano metterebbe a rischio la propria autorità morale “, aveva scritto Pompeo in un editoriale sulla rivista First Things, mensile religioso e conservatore. Non a caso il Segretario di Stato americano è stato invitato ad aprire un convegno sulla libertà religiosa in Vaticano. Così, alla domanda se la stessa partecipazione di Pompeo al simposio fosse un tentativo di strumentalizzazione del Papa, in piena campagna elettorale negli Usa, Gallagher ha risposto “sì” senza esitazioni e visibilmente irritato.

Domani Pompeo incontrerà Pietro Parolin, suo omologo in Vaticano, ma Francesco non ne vuole sapere di incontrarlo. In realtà non è chiaro nemmeno se Pompeo avesse chiesto l’udienza. Il segretario di Stato non ha preso bene la fredda accoglienza: “Non mi avete sentito pronunciare la parola ‘Cina’? – ha detto – Non mi avete sentito pronunciare nessun nome di nessun Paese: questa è la prassi della diplomazia vaticana, non pronunciare nomi e biasimi è uno dei principi della diplomazia vaticana normalmente. Comunque ho avuto solo pochi minuti. Mi hanno invitato a parlare solo pochi minuti, non si fa così”.

“Posso dire questo – ha normalmente quando si preparano le visite a così alti livelli di ufficialità si negozia l’agenda in privato e confidenzialmente. È una delle regole della diplomazia dando la possibilità a entrambi di definire il simposio non dando le cose per fatte”.

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