Drammatico scontro nella notte sull’autostrada A26, nel territorio di Carpignano Sesia, nel novarese. Due le vittime, entrambi calciatori, di 39 e 32 anni, noti nel circuito dei dilettanti. Le vittime erano Simonluca Agazzone, di Bogogno, nel novarese, e Matteo Ravetto, di Gattinara, nel Vercellese. L’incidente è avvenuto intorno alle 3:40 circa della notte. Una terza persona, il conducente dell’auto a quanto fanno sapere le prime ricostruzioni, è rimasta ferita nell’impatto e trasportato in codice giallo all’ospedale.

Lo scontro è avvenuto al chilometro 139 dell’autostrada, me tratto compreso tra l’allacciamento con la A4 Torino-Trieste e Ghemme in direzione Gravellona Toce. Ancora da individuare il punto di ingresso degli animali sulla carreggiata. Due ungulati di grossa taglia hanno attraversato all’improvviso e il conducente non è riuscito a evitarli. Agazzone, che era seduto dietro, è morto sul colpo dopo essere stato sbalzato fuori dall’abitacolo. Stessa sorte per il 32enne, che viaggiava sul sedile del passeggero. Sul posto i soccorsi sanitari, i Vigili del fuoco, le pattuglie della Polizia Stradale e il personale della Direzione 1 Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia.

Agazzone al momento giocava con la formazione dilettantistica degli Amatori di Fontaneto d’Agogna. Negli anni scorsi aveva militato nella Spal, Monza e Novara. Ravetto, tesserato attualmente nel Carpignano, in prima categoria, aveva giocato a Borgomanero e Arona.

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IL CORDOGLIO – Il Milan ha lasciato un messaggio di cordoglio sulla sua bacheca social per la scomparsa di Agazzone, che aveva giocato nelle giovanili dei rossoneri. Lo stesso ha fatto il Novara.

L’EMERGENZA – Emerge anche dalla tragedia nel novarese l’emergenza dei cinghiali. Si moltiplicano gli appelli da parte di politica e associazioni dopo l’incidente nella notte. La Coldiretti lancia l’allarme: sono oltre 2 milioni i cinghiali che circolano “senza freni per campagne e città danneggiando i raccolti e mettendo a rischio la sicurezza sulle strade e intorno alle abitazioni”. Il 69% degli italiani ritiene che siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati che si sono formati un’opinione.

L’Asaps, Associazione Sostenitori Polstrada, riporta i dati del 2019: “Sono stati 164, lo scorso anno, gli incidenti significativi con il coinvolgimento di animali in Italia, con un aumento dell’11% sul 2018: 15 le vittime (+36%) e 221 le persone rimaste seriamente ferite (+17%). In 141 casi l’incidente è avvenuto con un animale selvatico, in 23 con uno domestico; 131 gli incidenti avvenuti di giorno e 33 di notte, 162 sulla rete ordinaria e due nelle autostrade ed extraurbane principali”. Nei primi sette mesi del 2020 gli incidenti sono già 86, con 5 morti e 11 feriti; 83 incidenti sono avvenuti lungo la rete ordinaria (statali e provinciali) e 3 nelle autostrade ed extraurbane principali; 72 impatti sono avvenuto con un animale selvatico e 14 con uno domestico; 62 incidenti sono avvenuti di giorno e 24 di notte.

Redazione

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