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Scoperta rete di tunnel a Khan Yunis, Israele: “Dna degli ostaggi in una cella”
I soldati israeliani hanno trovato un tunnel dove erano custoditi alcuni degli ostaggi. Colpite ancora postazioni di Hezbollah nel sud del Libano e Gaza. Un nuovo raid sul campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia, ha provocato almeno quattro morti. In un altro attacco aereo, stavolta contro un edificio di Damasco, sono rimaste uccise almeno dieci persone, tra le quali il capo dell’intelligence in Siria delle Guardie rivoluzionarie, l’esercito ideologico iraniano, il suo vice e altri due pasdaran.
La risposta dell’Iran: “Reagiremo”. Hamas è convinto che “Israele sarà costretto a fare un accordo per la liberazione degli ostaggi”. Intanto il presidente americano Biden, dopo quasi tre settimane dall’ultimo contatto, ha sentito il premier israeliano: “La creazione di uno Stato per i palestinesi non è impossibile sotto Netanyahu”. Hamas: “Oltre 25mila morti a Gaza dall’inizio della guerra”.
In una sala sotterranea scoperta dall’esercito di Israele in una rete di tunnel a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, sono state trovate tracce di Dna di ostaggi israeliani catturati il 7 ottobre dal kibbutz Nir Oz. Lo ha affermato alla televisione commerciale israeliana Canale 12 la nuora di uno degli ostaggi, l’ottantenne Yoram Metzger. “Non era sangue, ma tracce di Dna rimaste negli abiti”, ha precisato.
La moglie Tamar, di 78 anni, era stata catturata con lui ed è stata rilasciata a novembre. Il mese scorso Hamas ha pubblicato un video in cui Yoram Metzger compariva assieme con due altri ostaggi anziani, in condizioni fisiche degradate. Secondo il portavoce militare in quella cella – senza luce e con scarsità di aria – sono stati detenuti per un certo periodo una ventina di prigionieri israeliani, la cui sorte resta ignota.
“Non so dove si trovino adesso – ha aggiunto la nuora di Metzger. – Si tratta di diversi anziani in condizioni fisiche precarie. E’ chiaro che rischiano di non uscirne vivi”
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