Siamo stati sempre rispettosi della presunzione di innocenza, che è un principio sancito dalla nostra Costituzione, e siamo sempre stati contrari a ogni forma di gogna pubblica e giudiziaria. Ed è con questa premessa che raccontiamo gli sviluppi del caso che da lunedì tiene banco negli ambienti giudiziari napoletani scegliendo di non pubblicare il nome dell’avvocato indagato per evitare che dopo la caccia al writer misterioso dei giorni scorsi si inneschi ora la miccia mediatico-giustizialista.

Il caso è quello delle scritte apparse su alcune pareti di Palazzo di Giustizia, scritte in cui era chiaro il riferimento alla vicenda del maxi-debito da un milione e centomila euro che il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli ha scoperto di avere nei confronti dell’Erario e dell’Inps per una gestione amministrativa delle casse che risalirebbe addirittura al 2008. La novità è che le indagini di Procura e Digos hanno portato a individuare un presunto responsabile di quelle scritte al punto da iscriverlo nel registro degli indagati con le ipotesi di reato di imbrattamento di cose altrui e di diffamazione. La prima ipotesi fa riferimento alle scritte a vernice rossa apparse sui muri degli uffici della Camera penale, della sala Landolfo in uso al Consiglio forense, all’interno di uno degli ascensori della Piazza Coperta e lungo il muro che costeggia le scale che portano alla sede della presidenza del Consiglio dell’ordine degli avvocati.

La seconda ipotesi si fonda sull’idea che le scritte sui muri abbiano offeso la reputazione del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Napoli e dei consiglieri iscritti. L’avvocato indagato ha ricevuto un invito a presentarsi lunedì alle 15 dinanzi al pm titolare dell’indagine per essere sottoposto a interrogatorio e provare a chiarire la sua posizione in questa singolare vicenda. Si tratta infatti di una vicenda che è ancora nella fase delle indagini preliminari.

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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).