“La legge è molto chiara: permette ai presidenti di Regione di intervenire solo in zona rossa"
Scuola, il ministro Bianchi risponde a De Luca: “Impugneremo la chiusura, le aule restano aperte”

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi parla in un’intervista a Il Corriere della Sera. “Il governo ha approvato, con forza di legge, misure a tutela della scuola in presenza e in sicurezza, come era stato richiesto anche dai dirigenti. Si tratta di applicarle, tutti insieme. E di affrontare, insieme, anche le eventuali difficoltà”, ha dichiarato il titolare del dicastero. Il momento è delicato. Con il picco dei contagi circa 1.500 dirigenti scolastici hanno chiesto due settimane almeno di Dad. Un altro appello è arrivato ieri dai medici con la proposta di recuperare le lezioni a fine giugno. Il Presidente della Campania Vincenzo De Luca ha annunciato di voler tenere chiuse le scuole fino a fine mese.
“La legge è molto chiara: permette ai presidenti di Regione di intervenire solo in zona rossa e in circostanze straordinarie. Queste condizioni oggi non ci sono oggi. Ritengo vi siano gli estremi per impugnare quell’atto”, ha commentato Bianchi facendo notare che nessun Paese in Europa al momento ha deciso di chiudere le scuole. Ricorrere massicciamente alla Dad “come se i vaccini non ci fossero, sarebbe un errore”. Le scuole saranno l’ultima attività a chiudere, per il ministro, qualora dovesse essere necessario.
“Nessuno nega che ci sia stata in queste settimane una ripresa dei contagi, legati anche alle festività. Rispetto all’anno scorso c’è, però, una grande differenza: il vaccino. Il personale scolastico, anche prima dell’obbligo, era vaccinato già al 95%, studentesse e studenti hanno risposto con entusiasmo e responsabilità alla campagna e nella fascia di età tra i 12 e i 19 anni la copertura è oltre il 75%. Il vaccino è lo strumento per tutelare la scuola, per un ritorno alla normalità. Chiedo a tutti un atto di responsabilità: a chi tra gli adulti ancora non si è vaccinato, alle famiglie, alle Asl perché tutti insieme acceleriamo la vaccinazione, in particolare dei più piccoli. E’ necessario anche dare priorità ai test. Il governo ha stanziato 92 milioni per i test gratis ai ragazzi della secondaria”.
Le regole adottate dal governo
Le regole previste dal governo non sono cambiate per gli asili nido e le scuole dell’infanzia: in presenza di un positivo nella sezione o gruppo classi per 10 giorni le attività sono interrotte – la fascia di età non è vaccinata e a scuola non portano mascherina mentre il personale a contatto indossa l’FFP2; alla scuola primaria in caso di un positivo si attiva la sorveglianza con tampone antigenico o molecolare subito e dopo cinque giorni; con due casi o più la classe va in Dad per 10 giorni – la percentuale dei vaccinati è ancora troppo bassa; alle medie e alle superiori il protocollo prevede autosorveglianza con obbligo di FFP2 al primo caso, quarantena e Dad al secondo caso di positività per i compagni non vaccinati o i vaccinati e guariti da oltre 120 giorni mentre per gli altri si va in Dad per 10 giorni soltanto al terzo caso di positività – fino al 28 febbraio gli studenti di medie e superiori potranno fare il test di tracciamento gratis preso le farmacie con ricetta del medico di base o pediatra.
Il ministero dell’Università e della Ricerca ha inviato a tutti gli atenei una nota in merito allo svolgimento delle prossime prove, sedute di laurea ed esami. Il ministero ha previsto che, laddove necessario, le università potranno prevedere lo svolgimento con modalità a distanza delle prove, delle sedute di laurea e degli esami di profitto programmati per la sessione di gennaio e di febbraio, garantendo il rispetto delle specifiche esigenze formative degli studenti con disabilità e degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento. Il Consiglio dei Ministri ha inoltre deliberato l’estensione dell’obbligo vaccinale, senza limiti di età, a tutto il personale che lavora nelle università e nelle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Per gli studenti vale il precedente obbligo di Green Pass.
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