La decisione con i dati dell'Unità di crisi
Scuole chiuse in Campania, De Luca prende tempo: martedì il possibile ‘lockdown’
Potrebbe essere martedì il giorno chiave per le scuole in Campania, dove da giorni si registra un aumento esponenziale dei contagi.
L’Unità di Crisi della Regione si è riunita ieri per esaminare l’andamento epidemiologico, con particolare attenzione ai dati registrati nelle ultime settimane nel mondo della scuola. Prendendo atto del trend in crescita in atto in tutte le fasce dell’età scolastica, nel quadro di una crescita generale dei contagi in Campania, si è quindi deciso di aggiornarsi a martedì 9 febbraio “per un esame ancora più mirato e aggiornato dei dati di contagio nelle scuole, anche in relazione alle attività in presenza che sono ripartite da lunedì scorso”.
L’allarme era stato lanciato già venerdì dal presidente Vincenzo De Luca, che ha individuato in movida e scuola i due canali principali di contagio nella regione, rilanciando l’allarme dopo “settimane di zona gialla” dove “nessuno ha messo in atto controlli indispensabili”.
“Stiamo assistendo a una ripresa grave dei positivi” ha osservato De Luca nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì. “Dobbiamo dire con chiarezza al Governo che è arrivato il momento di prendere decisioni nazionali adeguate al contagio”. Poi rivolgendosi ai cittadini campani ha osservato: “Dobbiamo dire che, quando ci sono comportamenti irresponsabili nelle zone dove riaprono attività economiche, non riprendiamo a vivere ma prolunghiamo il calvario dell’epidemia. Non diamo più vita ai nostri figli, ma togliamo la vita a loro. Perché se ci comportiamo in maniera tale da prolungare nei mesi l’epidemia, otteniamo l’effetto opposto rispetto a quello che vorremmo ottenere: anziché ridurre i vincoli, i limiti, le costrizioni, prolunghiamo nei mesi vincoli e costrizioni. Senza responsabilità e controlli rigorosi prolunghiamo e non riduciamo il calvario. Finché non avremo vaccinato in misura importante le nostre comunità noi non risolveremo il problema”.
“Noi in Campania – ha ammonito De Luca – stiamo registrando da una settimana un tasso di positivi estremamente pesante, viaggiamo sui 1500 nuovi positivi da qualche giorno, tasso di contagio 10%. A livello nazionale si valutano le percentuali non sui tamponi molecolari ma antigenici che non sono affidabili, è un’altra truffa mediatica”. La Campania in effetti processa un numero minimo di tamponi rapidi.
Quanto ai dati dei contagi emersi con il ritorno della didattica in presenza: “In dieci giorni di apertura delle scuole, dal 25 gennaio al 4 febbraio, in Campania sono 2.280 i positivi nel mondo della scuola, tra docenti, non docenti, studenti. Nella fascia d’età 0-5 anni si registrano 573 casi positivi; fascia 6-10 anni, 617 casi positivi; fascia 11-13 anni, 351 positivi; fascia 14-19 anni, 739 casi”, ha spiegato.
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