Napoli
Scuole riaperte in Campania, rischio caos: dubbi su trasporti e orari differenziati
La doppia sconfitta incassata da Vincenzo De Luca al Tar della Campania ha di fatto allineato la Campania alle altre regioni nell’ambito scolastico. Il presidente campano nella consueta diretta del venerdì ha incassato il colpo rivendicano in realtà che l’intento della Regione era quello di “riaprire le scuole tra fine gennaio e inizio febbraio” quindi la sentenza del Tar che dal primo febbraio impone la riapertura delle medie (a partire da lunedì 25 gennaio) e delle superiori (il primo febbraio) “era esattamente quello che volevamo ottenere”.
Ma come verrà gestito il rientro in classe per i più di 180mila studenti delle scuole medie che lunedì 25 gennaio torneranno in classe? E per quelli delle superiori, oltre 168mila ragazzi e ragazze che torneranno in aula dal primo febbraio?
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I problemi, già manifestati da diversi dirigenti scolastici, riguardano l’organizzazione degli orari differenziati, i cosiddetti doppi turni, e i trasporti. Nonostante l’ordinanza della Regione Campania che riapre le scuole secondarie di secondo grado (superiori) spieghi che “si demanda ai singoli dirigenti scolastici la individuazione della percentuale di studenti in presenza (tra il 50 e il 75%), con espressa raccomandazione ad adottare un criterio prudenziale, al fine di minimizzare i contagi”, il problema più pressante sembra essere quello dei trasporti.
La Regione dovrà infatti impedire il sovraffollamento di autobus e metropolitana, non dovranno vedersi scene di ‘panico’ con ressa e calca sui mezzi pubblici. Secondo ‘Il Mattino’ non sarebbe esclusa l’ipotesi di ricorrere agli uomini della protezione civile nei punti chiave della città di Napoli, dove con i mezzi pubblici si spostano oltre 20mila studenti.
Il piano prevede inoltre l’utilizzo di autobus aggiuntivi per l’Anm, circa 45, così come 60 mezzi aggiuntivi saranno garantiti dall’Eav. Più complicata la questione riguardante la Ctp, che garantisce il trasporto dalla provincia: il potenziamento dei mezzi è a rischio a causa della procedura di concordato fallimentare in corso.
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