La proposta
“Seconda ondata peggio della prima, serve un lockdown di una settimana al mese”, l’allarme del virologo Pregliasco

La diffusione del Coronavirus? In questo momento è “non dico omogenea, ma davvero molto ampia e peggiore della prima volta. Lo vedo nel contesto in cui vivo e lavoro, tra i familiari e gli amici: la probabilità di cadere nell’infezione è generalizzata”. È l’allarme lanciato questa mattina da Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano, intervenuto ad Agorà su Rai 3 per fare il punto sull’epidemia di Sars-CoV-2 in Italia.
Per il virologo attualmente l’elemento più importante è “la pervasività di questo virus”, perché “è facilissimo acquisirlo, magari sul lavoro, in un contesto comunitario, ma poi l’arrivo è a casa”. Proprio la famiglia diventa “un elemento moltiplicatore, perché si abbassano per forza di cose le difese. Invece bisogna stare molto attenti – raccomanda il virologo – a fronte della presenza di soggetti asintomatici”.
“Non c’è un manuale della gestione della pandemia. L’aspetto sartoriale è quello che evidenzia aspetti territoriali diversi: bisogna abbassare la quota di casi e recuperare il contact tracing”@preglias #agorarai pic.twitter.com/Saa08GxKv9
— Agorà (@agorarai) November 2, 2020
Una delle soluzioni che il Governo deve mettere in campo, per Pregliasco, è un “andamento periodico” del lockdown, perché “questa patologia ci terrà compagnia a lungo”. Una proposta avanzata dalla collega del virologo, l’immunologa dell’università di Padova Antonella Viola, che aveva proposto per il futuro “un lockdown di una settimana al mese” per ogni mese finché passerà la stagione più a rischio”.
La ricetta per Pregliasco, come si fa “con una pentola a pressione che a un certo punto va fatta sfiatare”, sarebbe quindi quella di effettuare delle chiusure mirate con un “coordinamento nazionale”, anche sulla base di “un andamento periodico modulandolo in modo rapido rispetto all’evoluzione della situazione epidemiologica”.
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