Le condizioni di salute di Alfredo Cospito sono sempre più critiche, dicono i difensori. “Rimette tutto quello che prende” spiega l’avvocato Flavio Rossi Albertini collegato in audio dal presidio degli anarchici in piazza della Scala a Milano con la partecipazione di una cinquantina di persone. Gli anarchici hanno ribadito che una eventuale firma per il Tso da parte del sindaco sarebbe “un atto di violenza”.

Inoltre Cospito in sciopero della fame dal 20 ottobre scorso ha difficoltà ad assumere gli integratori che gli erano stati consigliati dai medici. Del resto dopo quasi quattro mesi di digiuno lo stomaco si è chiuso. Intanto gli avvocati della difesa hanno impugnato la decisione del ministro della Giustizia Carlo Nordio che a gennaio aveva confermato l’applicazione dell’articolo 41bis del regolamento penitenziario. Se ne occuperà ancora il Tribunale di Sorveglianza di Roma, lo stesso che potrebbe ricevere gli atti dalla Cassazione in caso di annullamento con rinvio della decisione dei giudici.

Il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano Giovanna di Rosa invece parla di valori in via di stabilizzazione. Non si esclude infatti che all’inizio della prossima settimana Alfredo Cospito venga di nuovo trasferito al carcere di Opera dal padiglione per detenuti dell’ospedale San Paolo. Ma la scelta sarebbe anche connessa al fatto che nell’ospedale c’è posto solo per due detenuti al 41bis. Flavio Rossi Albertini ribadisce che le condizioni di salute dell’anarchico sono drammatiche e che nella giornata di oggi ci sarà la seconda visita del medico di fiducia Andrea Crosignani per avere un quadro più preciso.

AGGIORNAMENTO: Secondo quanto riporta l’Ansa, l’anarchico ha riferito al medico nominato dai difensori che lo ha visitato questa mattina nell’ospedale San Paolo di Milano che in caso di sentenza sfavorevole Alfredo Cospito è pronto a tornare al digiuno assoluto.