Emergenza sicurezza stradale
Semafori fuori uso, un’altra vittima sul Lungomare

È emergenza Lungomare. Due vittime nel giro di poche settimane. Pedoni investiti e uccisi su una delle arterie cittadine nel cuore della città. I residenti dicono basta. Ripetono da tempo che il Lungomare è diventata una strada pericolosa, che soprattutto di sera ci sono auto e moto che sfrecciano tutta velocità, che attraversare è diventato un rischio anche per i pedoni più attenti. L’ingegner Giuseppe Iazzetta, 62 anni, stava attraversando sulle strisce pedonali. Sposato e padre di due figli, stava passeggiando con il cane quando un’auto lo ha travolto. Il conducente, un 55enne di Fuorigrotta, si è fermato. Iazzetta è stato portato d’urgenza in ospedale ma purtroppo non ce l’ha fatta.
È morto ieri dopo una lunga agonia. Il luogo dell’incidente è piazza Sannazaro, a pochi metri dalla zona degli chalet dove venti giorni fa ci fu un’altra vittima. Si chiamava Elvira Zriba, aveva 34 anni e lavorava come cameriera in uno degli chalet. Anche lei fu centrata da una moto mentre stava attraversando via Caracciolo. Pochi giorni dopo l’incidente in cui morì Elvira, la cui dinamica fu ripresa da una telecamera di sorveglianza presente in zona, il sindaco Manfredi annunciò subito provvedimenti, come dissuasori e autovelox per ridurre il rischio di incidenti e invitare gli automobilisti a una guida più prudente. Ma al momento il Lungomare è ancora una strada killer. I residenti della zona lo denunciano da molto tempo, ovviamente inascoltati. Raccontano che proprio a ridosso degli chalet e di piazza Sannazaro ci sono incroci particolarmente pericolosi, che ci sono semafori che lampeggiano soltanto sul giallo, senza che scatti mai il verde o il rosso, e che dalla Galleria laziale in direzione Lungomare, soprattutto la sera, è tutto uno sfrecciare di auto e moto velocissime. Loro denunciano, ma chi li ascolta?
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