Milan e Fiorentina. Le due squadre che stanno attraversando il migliore momento, tra le venti squadre impegnate nel campionato di Sere A, sono accomunate da un fattore curioso: sia i rossoneri che i viola hanno affrontato l’episodio più duro della stagione contro l’Inter. Alla terza di campionato la squadra toscana è stata spazzata via dai nerazzurri – 4 a 0 il risultato finale, praticamente una sola squadra in campo – una debacle che portò addirittura alla messa in discussione di Vincenzo Italiano tra i tifosi gigliati. La giornata successiva toccò al Milan: 5 a 1 e a casa. E siccome il calcio è sostanzialmente la stessa cosa a tutte le latitudini, anche la gestione di Stefano Pioli venne messa pesantemente in forse.
A parte lo shock a tinte nerazzurre però, sia Milan che Fiorentina stanno disputando una stagione decisamente felice: solo vittorie, sette, per Giroud e compagni, cinque successi e due pareggi per il team di Rocco Commisso. Adesso la classifica parla chiaro: Milan primo a 21 punti, Fiorentina terza a 17, e nel mezzo proprio l’Inter, che dopo le due vittorie fragorose ha avuto qualche battuta d’arresto inattesa. A completare il quartetto di testa la Juventus, appaiata alla Viola a quota 17.

Dopo otto giornate, dunque, sembra delinearsi uno scenario abbastanza prevedibile: il titolo dovrebbe giocarsi nei confini del capoluogo lombardo, con la Juventus che potrebbe provare a guastare la festa della seconda stella (sia Milan che Inter hanno infatti 19 scudetti in bacheca). C’è da dire che – derby a parte – il Milan ha mostrato una sicurezza impressionante e un’ampiezza di rosa sulla quale Pioli non aveva mai potuto contare. La vittoria di Genova, sofferta e per questo ancora più importante, ha confermato il carattere di una squadra che – non potendo più contare sul carisma di Ibrahimovic – ha trovato nella sicurezza del collettivo l’arma in più per resistere nelle difficoltà e reagire ai momenti avversi, rari per la verità fino ad adesso. Il campionato è ancora lungo, ma pare già che alcune delle protagoniste annunciate potranno ambire magari a riagganciare il gruppo di testa, anche se difficilmente potranno entrare nella lotta per il titolo. Lazio, Roma e soprattutto Napoli occupano posizioni di classifica al momento al di sotto di quelle che erano le aspettative della vigilia.

Se le romane sembrano aver quietato le contestazioni con gli ultimi risultati, a Napoli l’ambiente è in stato di ebollizione. Anche all’ombra della cupola del Brunelleschi l’atmosfera è inquieta, ma per motivi diametralmente opposti: terzo posto in classifica, gol segnati a raffica, tre vittorie su cinque trasferte disputate, Nico Gonzalez e Jack Bonaventura sugli scudi, la freschezza di tanti giovani, la maturità del tecnico sono solo alcuni degli elementi che hanno fatto di queto avvio di stagione uno dei migliori della storia viola, almeno da quando la vittoria vale tre punti. Il successo di Napoli è per molti il segno evidente di una crescita inarrestabile, avviata proprio sotto la guida tecnica di Italiano: settima in campionato due anni fa (a soli 2 punti dalla Lazio, quinta), ottava lo scorso anno ma con due finali di coppa all’attivo, quest’anno Firenze sogna qualcosa di grande. Osservando semplicemente l’andamento 2023 c’è da essere fiduciosi: nelle ultime 24 gare di campionato (tra lo scorso e l’attuale) la Fiorentina ha raggranellato la bellezza di 49 punti – solo Inter con 53 e Milan con 50 hanno fatto un po’ meglio.

Domani Rocco Commisso inaugurerà ufficialmente l’avveniristico Viola Park, costato oltre cento milioni, che rappresenta l’autentico fiore all’occhiello della gestione italoamericana, un luogo dal quale si spera possano muovere i passi tanti nuovi talenti in grado di infiammare una tifoseria che da troppo tempo aspetta di gioire per una vittoria. Al vernissage sarà presente il gotha del calcio nazionale e internazionale: Gianni Infantino, Presidente della Fifa e Aleksander Ceferin, Presidente Uefa saranno in prima fila al taglio del nastro. Un segnale non da poco per Firenze e che da Firenze parte verso il calcio italiano.