E’ stato un ispettore del commissariato Vasto-Arenaccia, libero dal servizio, a riconoscere la coppia protagonista di un video virale al Centro Direzionale di Napoli. Un filmato diffuso giorni fa e relativo alla scorsa settimana che immortalava un uomo e una donna mentre facevano sesso in pieno giorno nei giardinetti pubblici, incuranti delle persone presenti.
Sesso al centro direzionale, agente riconosce coppia
Un video di diversi minuti girato da uno dei grattacieli presenti nella zona e subito diffuso sui social, soprattutto via WhatsApp, scatenando polemiche e indignazione. Ieri, martedì 22 ottobre, l’agente di polizia in servizio al Commissariato presente al Centro Direzionale stava tornando a casa dopo il turno di lavoro quando riconosce la coppia protagonista della performance, ferma nei pressi di una fermata dell’autobus. In particolare, l’ispettore nota le scarpe e alcuni indumenti indossati dai due.
Con una scusa si avvicina per un semplice controllo, poi chiama in supporto un agente in divisa e una pattuglia della Gesecedi, il consorzio del Centro Direzionale che si occupa delle vigilanza e della pulizia delle “aree sottoposte a servitù di uso pubblico di proprietà dei Consorziati”. I due vengono portati in Commissariato per accertamenti: si tratta di una coppia di senza fissa dimora di 52 e 44 anni originari di Mestre, denunciati per atti osceni in luogo pubblico. Raggiunti dal foglio di via, sono stati condotti, già dopo alcune ore, verso il Veneto.
Sesso al centro direzionale, si gira video ma non si chiama polizia
Quello di ieri è solo l’ultimo intervento di un Commissariato che tra non poche difficoltà cerca di operare in una zona abbandonata da anni dalla istituzioni. L’episodio della scena di sesso a cielo aperto è emblematico: tutti a riprendere la performance della coppia, nessuno che segnala l’accaduto in tempo reale a polizia o alla Gesecedi. Poi la scontata quanto facile indignazione e la solita retorica del Centro Direzionale abbandonato al degrado anche in pieno giorno.
Un luogo dove sono presenti gli uffici della Procura, del Tribunale, del Consiglio regionale della Campania, oltre a sedi di multinazionali e di società di primo piano. Una zona che la polizia presidia con le esigue forze a disposizione, impegnata da una parte a contrastare la micro-criminalità, a partire dai ladri d’auto che s’intrufolano nei parcheggi sotterranei esterni ed interni (privi di videosorveglianza ma gestiti dal comune di Napoli che però incassa la tariffa quotidiana). Dall’altra a contrastare un fenomeno assai più complesso come quello della prostituzione, anche minorile.
Nel frattempo da anni si attende un rilancio del complesso, a partire dall’apertura della stazione della Metropolitana di Napoli dopo quasi un decennio di lavori. Facile prendersela con le forze dell’ordine quando anziché richiedere il loro intervento si preferisce girare un video e inviarlo via WhatsApp ad amici.