Con il volto coperto, petardi e fumogeni in mano, una decina di persone ha atteso l’arrivo degli agenti di polizia per opporsi lo sgombero della sede del circolo futurista di Casapound in via degli Orti di Malabarba, in zona Casalbertone, a Roma. La situazione è degenerata quando la polizia è arrivata davanti allo stabile alle 6 di questa mattina per la chiusura della sede emessa dall’autorità giudiziaria.

Momenti di tensione hanno accompagnato l’operazione di circa 40 agenti delle forze dell’ordine: gli occupanti hanno lanciato petardi e bombe carta contro i poliziotti, ferendone due che sono stati poi trasportati in ospedale. La calma è tornata dopo un’ora di scontri e gli agenti hanno potuto procedere con lo sgombero dell’edificio occupato, di proprietà dell’Inps, e con l’identificazione di alcuni degli aggressori.

Come riportato da RomaToday, fonti della prefettura hanno precisato infatti che sull’immobile in via degli Orti di Malabarba gravava già un provvedimento di sequestro preventivo emanato già mesi fa dall’autorità giudiziaria, dopo la denuncia dell’Inps. La sede occupata, dove non risiedevano persone, serviva anche da locale per lo stoccaggio di materiale di un’attività imprenditoriale.

Ma dal circolo futurista di Casapound si alza una polemica diretta al governo e al Comune di Roma. “Ogni forma di dissenso viene repressa a suon di lacrimogeni e manganelli. La motivazione è ovvia: la decisione di questo sgombero lampo arriva dopo le proteste contro il governo Draghi. Siamo stati gli unici a scendere in piazza e questa è la conseguenza. Ma Gualtieri si presenta a Roma accanendosi contro una delle poche occupazioni dove non sventola la bandiera rossa, attiva da 13 anni e protagonista di tantissime iniziative di solidarietà e cultura”, denuncia in una nota Luca Marsella, militante di Casapound, fermato stamane durante i momenti di tensione.

Immediata la condanna del sindaco di Roma Roberto Gualtieri che, nell’esprimere solidarietà alle forze dell’ordine e alla Polizia locale, considera inaccettabili gli scontri violenti tra militanti e agenti. E rilancia la linea adottata dalla sua amministrazione: “Noi andremo avanti sulla strada della legalità, non ci faremo intimidire e proseguiremo su questa strada”.

Redazione

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