Il delitto nel pavese
Sgozzata in casa, per l’omicidio di Anila fermato il convivente di 30 anni: “Lo presentava come suo fratello”
Per l’omicidio a coltellate della donna ritrovata nella casa in cui viveva a Scaldasole, in provincia di Pavia, è stato fermato un uomo, di 30 anni, che viveva con lei. Anila Ruci era stata rinvenuta senza vita il 19 aprile, nella sua casa nel piccolo centro della Lomellina. I carabinieri della compagnia locale hanno arrestato Osman Bilyhu, anche lui di origini albanesi.
Ruci era arrivata a Scaldasole da circa un anno e mezzo. Faceva la badante. La donna presentava l’uomo come suo fratello ma in realtà non sembra ci fossero tra loro legami di parentela. I rilievi degli inquirenti potranno chiarire anche questo aspetto. Bilyhu sarebbe arrivato nel piccolo centro nel pavese nell’autunno dell’anno scorso. È stato arrestato la notte scorsa dopo un lungo interrogatorio.
L’uomo si trova presso il Policlinico San Matteo di Pavia, dov’era stato ricoverato da mercoledì sera per ferite da accoltellamento. Lui stesso avrebbe lanciato l’allarme alle forze dell’ordine. Era stato ritrovato all’esterno dell’abitazione con delle ferite sul corpo. PrimaPavia scrive che ancora non è stata ritrovata l’arma del delitto, forse un grosso coltello da cucina a giudicare dalla ferita alla gola della vittima. La piccola comunità di appena 800 abitanti nella Lomellina è sconvolta dall’accaduto.
© Riproduzione riservata