Era sopravvissuta all’incubo del 7 ottobre, al Nova Music Festival, vicino al kibbutz di Re’im, alla corsa nel deserto. Si era nascosta per ore dietro un cespuglio, rimanendo lì per ore finché non era stata trovata, assieme al suo compagno Adi dall’ufficiale di polizia Remo Salman El-Hozayel. Ma quell’esperienza le aveva già segnato la vita. È morta suicida la 22enne Shiren Golan, proprio nel giorno del suo ultimo compleanno. La giovane lottava da tempo contro un disturbo da stress post-traumatico, accusato dopo l’orrore vissuto ormai più di un anno fa, e ieri – domenica 20 ottobre – è stata ritrovata senza vita nella sua casa nella comunità di Porat, vicino Netanya.

La rabbia del fratello Eyal

Doveva trascorrere la giornata con la sua famiglia e con il fratello Eyal, ma il giorno di festa si è trasformato in uno di dolore. Il primo ad accusare lo Stato di non aver offerto assistenza necessaria per i problemi emotivi e mentali ai superstiti di quell0’assalto. “Non sarebbe dovuto accadere, Israele ha ucciso mia sorella due volte, la prima mentalmente ad ottobre, la seconda in questo giorno”.

Quel giorno Shiren era stata messa in salvo assieme ad altre 200 persone. “Mia madre – continua Eyal – è stata costretta a ritirarsi in anticipo per stare accanto a sua figlia. Non ci siamo mossi di un millimetro da lei e l’unica volta che l’abbiamo lasciata sola è stato oggi, e lei ha deciso di togliersi la vita. Ho perso mia sorella, ma voglio sollevare un polverone affinché altri non perdano i loro cari”, ha detto Eyal al notiziario Channel 12.

La salute mentale dei sopravvissuti

A febbraio, il prof. Yair Bar-Haim, direttore del Centro nazionale per lo stress traumatico e la resilienza presso l’Università di Tel Aviv, ha stimato che fino a 30.000 israeliani potrebbero sviluppare un disturbo da stress post-traumatico a seguito dell’attacco del 7 ottobre e delle guerre che ne sono derivate, gravando sul già provato sistema di salute mentale di Israele. Il Ministero del Welfare e dei Servizi Sociali ha risposto che “fornirà un pacchetto di assistenza e supporto ai sopravvissuti del partito in un’ampia varietà di forme”, insieme alle agenzie di assicurazione nazionale e ad altri partner, tra cui l’associazione Nova.

Redazione

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