Strade affollate, assembramenti che ricordano quelli estivi. La prima domenica di zona arancione in Piemonte e Lombardia è segnata dalle foto dei cittadini a spasso per lo shopping di Natale nelle vie del centro di Milano e Torino, con tutti i negozi aperti o quasi. Immagini già viste e già oggetto di polemiche quando avvenivano in Campania, con le accuse piovute per la folla di cittadini sul lungomare di Napoli. Una situazione molto simile, che infatti oggi ha provocato reazioni identiche.

Contro gli assembramenti dei due capoluoghi è un coro unico di critiche, da destra a sinistra. Per la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa “è sconcertante che le persone stentino a comprendere la gravità della situazione e che molto dipenda dai nostri comportamenti che devono essere virtuosi”. In un intervento a 24Mattino su Radio 24, Zampa ha sottolineato che pur capendo che devi fare compere – ha proseguito – ma se vedi che la situazione è così, forse cambi giorno o zona, forse torni a casa. Questo non è un buon segnale, non conforta”.

Stessa linea per il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, che in virtù delle immagini arrivate da Milano e Torino anticipa la linea dura per le festività natalizie. “Se decidiamo che c’è un limite orario per gli spostamenti, che si torna a casa indipendentemente da quello c’è da fare: c’è da festeggiare il Capodanno? Si festeggia a casa“, ha spiegato a Rainews 24.

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Ma contro lo shopping impazzito di Torino, nel primo giorno di zona arancione, si è espresso anche il governatore Alberto Cirio: “Quello che ho visto ieri in alcune vie a Torino è qualcosa che mi riporta con la mente in estate e non possiamo permettercelo”, ha sottolineato il presidente del Piemonte evocando le scene già viste questa estate. “Questa mattina parteciperò al Comitato per l’Ordine pubblico e chiederò al prefetto interventi rigorosissimi – ha aggiunto Cirio a Radio Veronica One – So che le forze dell’ordine hanno fatto tanto ma evidentemente non basta. I piemontesi si stanno comportando in modo serio, ma laddove ci sono situazioni che scappano di mano bisogna intervenire subito in maniera netta“.

Sulla stessa linea anche il collega Dem Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna, che a Mattino 5 ha chiesto di “cercare misure che evitino il tana libera tutti: per il periodo natalizio è necessario limitare gli spostamenti. Adesso dobbiamo evitare che a gennaio e febbraio si torni a cosa abbiamo vissuto in questi mesi”.

A far notare la pericolosità della situazione vista domenica è anche l’infettivologo dell’ospedale Sacco-università degli Studi di Milano Massimo Galli: “Se dovessimo ricadere di nuovo a pieno titolo in una situazione come quella che abbiamo vissuto già per la seconda volta, e questo avvenisse come probabile prima che si possa intervenire con un vaccino efficace, credo che anche tutto quel che vien detto in termini di difesa dell’economia subirebbe dei danni”, fa notare Galli.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.