La notizia dell’appuntamento a Piazza del Popolo, a Roma, è corsa velocemente da un telefono all’altro. In piazza si sono presentati in centinaia intorno alle 17. Poi la fiumana di ragazzi e ragazze, molti dei quali minorenni, si è spostata sulla terrazza del Pincio e lì è scattato il panico.

Un gruppo di ragazzi ha iniziato a picchiarsi selvaggiamente. Non è chiaro il perchè, ma è certo che si è trattato di un sabato sera di pura follia. La folla di ragazzini si è assembrata e molti non indossavano nemmeno la mascherina. Di distanziamento sociale non si è vista l’ombra. Tutto ciò è chiaro e ben visibile dai video che gli stessi ragazzi hanno girato durante lo scontro.

Sui social circolano i video e le foto del Pincio al tramonto: prima la fiumana di ragazzi e poi la rissa scattata non si sa bene per quale motivo. Verso le 17.45 poi l’intervento delle forze dell’ordine che ha messo tutti in fuga. Tra i primi a postare le immagini, il canale Instagram di Welcome to Favelas, dove è stato raccontato l’episodio come una ‘maxi-rissa’ in cui sarebbe intervenuta anche la polizia in assetto antisommossa.

https://video.ilriformista.it/roma-maxi-rissa-al-pincio-centinaia-di-giovani-assembrati-senza-mascherina-bzGar4sz1r

Sempre in serata un altro assembramento si è svolto in un altro quartiere romano. All’Eur, nel quadrante sud di Roma, sono stati segnalati circa tremila ragazzi radunati in strade limitrofe della zona, abitualmente luoghi di ritrovo della movida. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Secondo quanto appreso dall’Ansa, erano circa 500 le persone in viale Europa, duemila nella vicina piazza Santi Pietro e Paolo e mille al Quadrato della Concordia. All’arrivo dei carabinieri i ragazzi assembrati in strada si sono dispersi nelle vie limitrofe.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.