Quello italiano non sarà un “bianco Natale” ma un Natale “giallo rafforzato” con l’obiettivo rt sotto 1. È quanto riferiscono fonti di maggioranza sull’intervento del premier Giuseppe Conte alla riunione con i capigruppo sul nuovo Dpcm. Il sistema di monitoraggio, avrebbe detto Conte, sta funzionando e questo ci consente di abbassare le curva con un “lockdown dolce” e ci aspettiamo un Natale in giallo (con qualche regione arancione ) ma “la priorità è evitare terza ondata per scongiurare la sovrapposizioni a distribuzione vaccini”. Per Natale possibili regole ad hoc con “una legge ordinaria o un decreto legge in vigore dal 4 dicembre al 6 gennaio”.

“Allentamenti delle misure potranno essere decisi a partire dal 15 gennaio. Ma solo sulla capacità di tenuta durante le vacanze di Natale”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza ha ribadito ai governatori la linea del rigore del governo.

“Dopo i sacrifici fatti in queste settimane e guardando anche quelli fatti dagli operatori sanitari, noi proponiamo un divieto di mobilità temporaneo anche per le aree gialle – ha detto Boccia, nel corso di un incontro di Confindustria Servizi Hcfs – Non abbiamo ancora deciso il periodo – ha aggiunto – e questa decisione verrà presa nel confronto finale in Parlamento. La limitazione della circolazione tra regioni nel periodo festivo, si deciderà nel confronto in Parlamento”.

Lo scopo, ha spiegato il ministro, è quello di scongiurare la terza ondata: “La evitiamo se dicembre diventa il mese nel quale pieghiamo definitivamente e azzeriamo questi dati dei contagi che sono drammatici”. “La limitazione – ha aggiunto – della circolazione nel periodo festivo tra Regioni e la limitazione dell’orario sono due cose che danno sicurezza. Ma questo non basta, bisognerà condividere una serie di norme e regole che serviranno ad evitare la terza ondata”.

GLI SPOSTAMENTI TRA REGIONI – Il Governo pensa a una limitazione degli spostamenti tra Regioni, anche gialle, tra il 21 dicembre e il 6 gennaio. Il blocco della mobilità dovrebbe avvenire con legge ordinaria. Oltre alle consuete eccezioni, che riguardano motivi di necessità e urgenza, salute e lavoro, oltre al sempre consentito rientro nel proprio luogo di residenza, Giuseppe Conte ha messo sul tavolo dei capigruppo di maggioranza, secondo quanto si apprende, due ipotesi: quella di consentire solo il rientro nella propria residenza o domicilio o quella di limitare i flussi è ragionando sul piano dei gradi di parentela. Il premier, viene spiegato, si sarebbe detto orientato a non legare spostamenti solo a residenza ma allargare ai ricongiungimenti familiari senza però riaprire il dibattito su congiunti o affetti stabili. Ok, invece, alla possibilità di spostamento per raggiungere le seconde case, che potrebbe avvenire anche tra regioni diverse.

MESSA DI NATALE ALLE 20 – La messa di Natale potrebbe svolgersi alle 20 del 24 dicembre. È l’ipotesi che è emersa nel corso dell’incontro del governo con i capigruppo, a quanto si apprende da fonti di maggioranza e riferite dall’Ansa. Sulle funzioni religiose il governo si sta confrontando, spiegano le stesse fonti, con la Cei.

STOP CROCIERE – Il nuovo Dpcm potrebbe fermare anche le crociere durante le festività natalizie. È quanto emerso dalla riunione tra il premier Giuseppe conte e i capigruppo di maggioranza. la decisione ha visto, però, la contrapposizione di iv.

MONTAGNA – “Non possiamo permetterci vacanze sulla neve, ma mettiamo subito i ristori subito sul piatto”. Lo avrebbe detto, secondo quanto si apprende, Giuseppe Conte ai capigruppo di maggioranza. La stagione invernale, secondo il premier, potrà riprendere a febbraio e marzo e anche Francia e Germania dovrebbero rientrare in questa soluzione. Resta in dubbio la possibilità di chiudere o meno gli alberghi vicino agli impianti, in montagna. Conte si sarebbe riservato di fare un’ulteriore verifica: con gli impianti chiusi e lo stop alle mobilità tra le regioni potrebbero anche restare aperti.

SCUOLA – Per il rientro alla scuola in presenza il Governo pensa a un tavolo presso le prefetture per coinvolgere istituti scolastici, trasporti e amministrazioni locali e trovare soluzioni caso per caso, differenziando orari di ingresso e trasporti. Lo avrebbe spiegato, secondo quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte ai capigruppo di maggioranza.

CENONI – Il Governo pensa solo a una ‘soft law’ per disciplinare i cenoni delle feste. Solo “raccomandazioni” e inviti al rispetto delle regole, avrebbe spiegato il premier Giuseppe Conte ai capigruppo di maggioranza. Con il coprifuoco, che per il premier e i ministri va mantenuto alle 22 anche la notte del 24 e del 31 dicembre, “andiamo già a incidere sulla convivialità”. Non ci sarebbe, quindi, un’indicazione del numero massimo di commensali a tavola, per il premier “impossibile da verificare”.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.