Prendere una monetina, inserirla nell’apparecchio, tirare la leva e pregare. I rulli girano, finché pian piano non si delineano i simboli che, uniti con varie traiettorie, possono generare una vincita. Il procedimento delle slot machine è semplice, genera forte dipendenza e, che sia fisicamente o online, è svolto milioni di volte all’anno in Italia. Questo è dovuto a una serie di fattori. Uno, ad esempio, è senz’altro la facilità con cui un utente può raggiungerne una. Le macchinette infatti si trovano in bar, tabaccherie, sale appositamente dedicate, strutture alberghiere, navi da crociera e tanti altri posti. Un’altra ragione di successo è riconducibile all’importo minimo di puntata molto basso, un aspetto fondamentale per capire a fondo perché siano così diffuse e perché questo comparto del gioco d’azzardo sia così in crescita.

Differenza tra VLT e AWP

Le slot machine si dividono in due categorie principali: le VLT (Video Lottery Terminal) e le AWP (Amusement With Prizes). Queste ultime possono essere ritenute una versione “base”: sono caratterizzate da vincite contenute e si trovano perlopiù in bar e tabaccherie, per questo ci si può imbattere molto facilmente. Tuttavia, la legislazione italiana prevede che debbano essere sempre a una certa distanza da luoghi sensibili, come scuole o ospedali. Il costo massimo di una partita è di 1 euro, la vincita massima è di 100 euro e non esiste un jackpot. Le VLT invece possono essere viste come un’evoluzione delle prime. Sono collegate a un sistema centrale che si occupa della gestione in tempo reale del flusso di giocate e transazioni su base nazionale. Il monitoraggio è continuo, il costo massimo di una partita è 10 euro e la vincita massima è di 5.000 euro con la presenza di un jackpot nazionale e locale. VLT e AWP, dunque, si differenziano per la grandezza di puntata e vincita e per la diffusione, ma hanno anche un altro punto di diversità, relativo al payout. Sulla base di un determinato ciclo di partite (massimo 140.000), le VLT infatti restituiscono almeno l’83% delle somme giocate mentre le AWP si fermano al 65%: è il cosiddetto “gioco non equo”, dove i soldi impiegati non corrisponderanno mai a quelli erogati per le vincite.

Quante e dove sono le slot in Italia

L’Italia è tra i Paesi europei con il maggior numero di slot machine in rapporto alla popolazione. Tuttavia, come le Regioni presentano profonde unicità sul piano geografico, sociale, culturale, legislativo e demografico, allo stesso modo la distribuzione degli apparecchi non è uniforme. La prima linea da tracciare è come di consueto tra il Nord e il Sud, che hanno rispettivamente una concentrazione inferiore e superiore. Per avere un’idea molto fedele alla realtà, si può partire dai dati forniti dal Ministero dell’Economia nel dicembre 2015, quando le slot machine presenti sul territorio erano oltre 360 mila. In cima alla classifica troviamo la Lombardia con 48.739 (9.798 VLT / 38.941 AWP); a seguire ci sono la Campania con 39.043 (4.505 / 34.538), il Lazio con 38.313 (6.480 / 31.833), il Veneto con 34.174 (4.636 / 29.538), il Piemonte con 29.369 (3.719 / 25.650), l’Emilia Romagna con 23.448 (5.215 / 18.233), la Puglia con 22.492 (2.611 / 19.881), la Sicilia con 19.416 (2.115 / 17.301), la Toscana con 19.009 (3.676 / 15.333), la Calabria con 15.919 (1.178 / 14.741), la Sardegna con 12.704 (390 / 12.314), l’Abruzzo con 11.154 (1584 / 9.570), la Liguria con 11.002 (1.259 / 9.743), il Friuli Venezia-Giulia con 9.397 (1.037 / 8.360), le Marche con 8.107 (1.247 / 6.860), l’Umbria con 5.851 (744 / 5.107), il Trentino Alto-Adige con 5.095 (1.112 / 3.983), la Basilicata con 3.648 (270 / 3.378), il Molise con 2.429 (258 / 2.171), la Valle d’Aosta con 860 (105 / 755).

E’ fondamentale ricordare che questi numeri sono relativi soltanto agli apparecchi fisici. Sono diverse, infatti, le piattaforme che permettono di accedere a questa modalità di gioco da remoto e per un’esperienza che soddisfi le prerogative dell’utente è sempre consigliabile consultare i siti di slot online per giocare in sicurezza.

Quanti soldi generano per lo Stato

Relativamente all’anno 2022, il settore del gioco d’azzardo ha garantito introiti allo Stato per 11 miliardi di euro, con le slot machine che hanno rappresentato il 54% di questo apporto. Cifre così elevate sono da ricondurre a una tassazione elevata che viene applicata sui ricavi delle macchinette e che varia in base alla tipologia: l’aliquota per il 2023 è di 19,6% per le AWP e del 6,6% per le VLT, diminuendo leggermente rispetto al 2021 quando era di 19,75% per le AWP e 6,75% per le VLT. È evidente, allora, come questo settore sia una fonte importante di entrate per le finanze dell’Italia e che necessiti di essere regolato sempre con maggiore attenzione, per combatterne le dipendenze e l’accesso ai minori, così da essere uno svago divertente e sostenibile senza sollevare questione di eticità.

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