Nel Sì&No del giorno, spazio al dibattito sul nuovo provvedimento del Governo, la social card: è stato giusto o no introdurla? Lo abbiamo chiesto a Marco Silvestroni, Senatore FdI, che è favorevole, e ad Annarita Digiorgio, giornalista, che è contraria.

Qui di seguito il parere di Marco Silvestroni.

Finalmente un atto serio, adeguato alle esigenze della Patria, non demagogico, di reale sostegno a chi è in difficoltà. La card elettronica “Dedicata a te” è un provvedimento per aiutare le famiglie, con un contributo unico di 382,50 euro per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità. È distribuita da Poste italiane ed è destinata a persone con Isee fino a 15mila euro.

Come chiaramente indicato nel programma elettorale, per Fratelli d’Italia il sostegno alla famiglia, in ogni ambito, è fondamentale. Nella Legge di Bilancio, pur nelle difficoltà derivanti dalle scarse risorse a disposizione, noi abbiamo messo in campo una serie di misure che hanno lo scopo di sostenere le famiglie italiane. Questo fondo di 500 milioni, che verrà utilizzato per la Carta solidale per acquisti di beni di prima necessità è una misura che è stata pensata, in particolare, per sostenere a livello economico i nuclei familiari che si trovano in una condizione di bisogno: l’obiettivo del Governo Meloni è, infatti, quello di aiutare le famiglie maggiormente colpite dalla crisi, dall’inflazione e, in generale, dal caro prezzi, per far fronte ai costi dell’energia elevata causati dalla guerra di aggressione della Russia all’Ucraina e che ha portato all’aumentare anche il costo del carrello della spesa.

Dobbiamo provare ad aiutare più persone possibile tenendo conto delle risorse che non sono infinite e dobbiamo aiutare anche chi non percepisce nessun’altro aiuto economico dallo Stato. Al fine di rendere efficace ed efficiente questa misura, velocizzando le procedure, il Governo ha scelto di coinvolgere sia soggetti pubblici, quali i Comuni e l’INPS, sia i soggetti privati, quali Poste Italiane e gli esercenti: l’auspicio è che, grazie alla collaborazione istituzionale di tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti, si possano alleviare le difficoltà economiche delle famiglie maggiormente colpite dalla difficile congiuntura economica.

La misura permetterà di avere anche “una scontistica molto importante all’interno di tutte le attività commerciali che aderiranno al progetto. Per esempio, la grande distribuzione dopo una trattativa importante, l’abbiamo convinta a un ampio intervento di solidarietà che vedrà il 15% di sconto sui prodotti interessati come primari e in più in questi sconti saranno sommabili a quelli già in essere all’interno delle catene stesse”. Questo intervento si aggiunge a un altro fondo che quest’anno investirà 110 milioni per l’acquisto di generi alimentari che verranno distribuiti invece a quei poveri che non emergono attraverso il lavoro eccezionale degli operatori del terzo settore, dei tanti volontari che in Italia aiutano e sostengono chi non riesce ad andare avanti visto l’aumento dei costi.

La card elettronica parte dal mese di agosto e questi soldi saranno spendibili in generi alimentari dal primo agosto al 31 dicembre, avendo la possibilità di sommare gli sconti che abbiamo ottenuto dal sistema Italia. Con questo intervento noi andiamo in netta controtendenza coi governi precedenti e, anziché elargire mancette di disincentivo all’occupazione come il reddito di cittadinanza, mettiamo in campo risorse per sostenere i nuclei familiari, è un aiuto pratico e diretto ma con la consapevolezza che l’unico argine agli effetti della disoccupazione deve essere quello di favorire l’occupabilità, così come sta operando il Governo Meloni. La nostra intenzione è di replicare la misura anche in futuro, qualora ci fosse la necessità. Ritengo importante, inoltre, l’impegno del Masaf e del ministro Francesco Lollobrigida per la convenzione con gli esercenti della grande distribuzione organizzata finalizzata ad aumentare il potere d’acquisto delle carte.

Marco Silvestroni

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