Nessun giro di parole, nessuna perifrasi. Vladimir Solovyev, giornalista-oligarca della tv russa Rossija 1 ma soprattutto amico personale del presidente Vladimir Putin, che anche grazie al leader del Cremlino è diventato milionario, minaccia senza mezzi termini l’Italia per il suo appoggio all’Ucraina.

Solovyev lancia i suoi strali dalla sua trasmissione seguitissima in patria: “Chissà se a Milano si ricordano come baciavano le mani dei soldati russi”, dice l’uomo della propaganda russa in riferimento a fatti storici molto in là nel tempo.

Solovyev torna infatti al 1799, quando il generale russo Suvorov era a capo dell’armata russo-austriaca destinata alla campagna in Italia contro i francesi. “Se parliamo seriamente, se capiamo davvero qual è la posta in gioco, allora lasciateli tremare i bastardi. Poi ci sarà un’altra traversata delle Alpi, se è necessario. Pensate al monumento a Suvorov, e chissà se a Milano si ricordano come baciavano le mani dei soldati russi. Se fate i maleducati con noi, voi bastardi, dovete tremare. I russi partono piano, ma poi vanno veloce”, le minacce di Solovyev.

Il giornalista russo d’altronde è particolarmente legato al nostro Paese. In Italia possiede quattro ville, due sul lago di Como del valore complessivo di 8 milioni di euro erano state anche congelate all’oligarca 58enne in una operazione condotta nel marzo del 2022 dalla Guardia di Finanza, pochi giorni dopo l’inizio dell’offensiva di Mosca contro Kiev.

Parole che comunque non sorprendono. Solovyev, più volte ospite di talk show italiani anche a conflitto ormai iniziato, in particolare a ‘Non è l’Arena’ di Massimo Giletti su La7, aveva etichettato il nostro come un “paese fascista. E che l’Italia nel ‘mirino’ del Cremlino lo dimostra anche il trattamento “speciale” riservatoci dallo stesso Vladimir Putin nel corso del suo ultimo discorso sullo stato della nazione all’Assemblea federale russa.

Putin in quell’occasione aveva ricordato in particolare gli aiuti russi all’Italia durante la prima fase della pandemia di Covid-19, la discussa operazione messa a punto durante il governo Conte che secondo diverse ricostruzioni giornalistiche nascondeva in realtà un tentativo da parte russa di infiltrare spie sul nostro territorio.

La Russia sa essere amica e mantenere la parola data, non deluderà nessuno e sosterrà sempre i suoi partner in situazioni difficili, lo dimostra il nostro aiuto ai Paesi europei, come l’Italia, durante il momento più difficile della pandemia di Covid, esattamente come stiamo andando in aiuto nelle zone del terremoto”, erano state la parole di Putin il 21 febbraio scorso.

Avatar photo

Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia