Effetto wow. La sorpresa per la nomination (ancora, peraltro, da formalizzare) di Kamala Harris come candidata presidente degli Stati Uniti scuote l’opinone pubblica americana con la forza di un terremoto. Tanto da avere un vantaggio di due punti percentuali su quello stesso Trump che sembrava, fino a 48 ore fa, invincibile. Lo certifica un sondaggio Reuters/Ipsos. Harris è in vantaggio su Trump con il 44% contro il 42% nel sondaggio nazionale, una differenza che resta però con un margine di errore di 3 punti percentuali. Harris e Trump erano in parità al 44% in un sondaggio del 15-16 luglio, mentre Trump era in vantaggio di un punto percentuale in un sondaggio del 1-2 luglio, entrambi con lo stesso margine di errore.

Questo dato è da confrontare con lo svantaggio di due punti che Biden aveva nei confronti di Trump nel sondaggio della scorsa settimana, prima della sua eliminazione dalla corsa di domenica. Il nuovo sondaggio, condotto lunedì e martedì, è il primo ad essere stato realizzato dopo la Convention nazionale repubblicana, in cui Trump ha accettato la nomination, e dopo l’annuncio di Biden di abbandonare la corsa e appoggiare Harris.

Sondaggi Usa, per Noto “Harris è riserva che può fare gol”

Al Riformista lo confermano i sondaggisti italiani, tutti concordi nel designare quella di Kamala come una novità destinata a cambiare, non suoni retorico, il corso della storia. Antonio Noto, a capo della Noto Sondaggi, invita alla prudenza: «E’ difficile comprenderlo adesso. Da una parte Kamala non gode di un’alta reputazione ed in questi anni non si è distinta nell’operato, sia all’interno degli Usa che in ambito internazionale, dall’altra però è un profilo che potrebbe avere il vantaggio di raccogliere il voto di quella fetta di popolazione che non si identifica con Trump anche se non si definiscono democratici». «Spesso in una partita di calcio il gol della vittoria lo mette a segno la riserva che entra in campo all’ultimo minuto. Ma la partita in questo caso è solo all’inizio», conclude il sondaggista napoletano.

Sondaggi Usa, Masia: “Kamala ha rivitalizzato elettorato”

Fabrizio Masia, EMG Different, guarda al bicchiere mezzo pieno: «Biden era destinato a perdere, anche nettamente. Kamala ha rivitalizzato l’elettorato dem, raccogliendo anche il sostegno di molti personaggi influenti. Ha senza dubbio riaperto una partita che sembrava compromessa».

Sondaggi Usa, Pregiasco: “Si è data una scossa”

Lorenzo Pregliasco parla di autentica sorpresa, che però non basta: «C’è sicuramente un effetto di novità sul partito, sui militanti e sui donatori, lo vediamo sul boom degli indicatori come il volume delle donazioni e la quantità di militanti che si stanno presentando. Ma è solo una parte. Se Kamala Harris vuole vincere ha bisogno di questo, ma anche dell’altra parte del ragionamento: convincere una piccola fetta di elettori moderati, poco interessati alla politica, nei tre swing-State dalla sua. Quello che è accaduto fin qui è che si è data una scossa a una campagna che aveva una inerzia molto problematica per i democratici. Con la sostituzione di fatto del candidato hai una campagna che può diventare non più sui punti deboli di Trump ma di confronto tra un candidato che ha criticità, Trump, e quella più normale, Harris. E questo cambia tutto il paradigma di questa campagna. Questa clamorosa, rocambolesca uscita di Biden testimonia che ormai i tempi della politica sono cambiati: va tutto più veloce. Tutto più vorticosamente».

Sondaggi, i repubblicani minimizzano

«L’entusiasmo che ha generato tra gli elettori Kamala Harris nel suo primo evento a Milwaukee, Wisconsin, ricorda un po’ quello del 2008 quando il candidato Democratico era Barack Obama». È il giudizio di Katie Rogers, reporter del New York Times.  «Sono una che ha coperto – scrive sul sito del quotidiano liberal newyorkese – eventi delle campagne condotte da Barack Obama, Donald Trump, Joe Biden e ora Kamala Harris, e l’entusiasmo della sua folla sembra e suona molto simile a quello che vidi nelle palestre dei licei nel midwest nel 2008». «Siamo molto più avanti nella campagna, ovviamente – aggiunge – ma questa energia è mancata per molto tempo alla campagna che Joe Biden stava portando avanti».

Se i dem festeggiano, dalle parti del Great old party si prova a minimizzare. Secondo quanto riporta Reuters non è un dato che preoccupa il team repubblicano. Un sondaggista della campagna di Trump ha minimizzato il risultato di qualsiasi sondaggio che mostri un aumento del sostegno ad Harris, sostenendo come sia normale assistere a un aumento temporaneo della popolarità della vice-presidente a causa dell’ampia copertura mediatica della sua nuova candidatura.«È probabile che questo rialzo inizierà a manifestarsi nei prossimi giorni e durerà per un po’», ha affermato il sondaggista Tony Fabrizio in una nota fatta circolare ai giornalisti dalla campagna di Trump.

 

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.