Il trend resta lo stesso ormai da settimane e, salvo clamorose sorprese, farà festeggiare il trio Meloni-Salvini-Berlusconi. Il centrodestra, secondo l’ultima rilevazione condotta da Tecnè, il quinto rapporto dell’istituto di sondaggi per il Tg5, è in netto vantaggio sul centrosinistra in vista del voto del 25 settembre prossimo, quando gli italiani saranno chiamati a scegliere i loro rappresentati in Parlamento.

Il dato delle coalizioni parla chiaro: il centrodestra è ormai prossimo al 50 per cento nelle preferenze per quanto riguarda i collegi uninominali, staccando di oltre venti percentuali la coalizione di sinistra guidata dal Partito Democratico di Enrico Letta, che non raggiunge il 29%.

Alle loro spalle sia il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte che il  ‘Terzo Polo’ composto da Italia Viva e Azione, l’alleanza tra i partiti di Matteo Renzi e Carlo Calenda, guadagnano qualcosina: i pentastellati sono al 10,9%, guadagnano circa mezzo punto, il rassemblement riformista poco sopra il 5%, con un aumento dello 0,2 per cento.

I dati delle coalizioni sono confermati dalle intenzioni di voto sul proporzionale per singolo partito. Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni è ampiamente il primo partito secondo la rilevazione di Tecnè col 24,6% (alla Camera e al Senato), davanti al Partito democratico (22,2% alla Camera, 22% al Senato). Alle loro spalle la Lega con il 12,9% (13% al Senato) e Forza Italia e Movimento 5 Stelle, entrambi appaiati attorno al 10,9%, un dato particolarmente alto in particolare per il partito di Silvio Berlusconi, che nelle altre rilevazioni è ‘quotato’ tra il 7 e l’8 per cento.

Il ‘Terzo Polo’ di Calenda e Renzi supera di poco il 5 per cento, mentre Verdi/Sinistra Italiana supererebbero il 3%: male Impegno Civico, il movimento fondato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che secondo Tecnè con lo 0,8% non supera neanche la quota uno. Un problema per Letta: per il Rosatellum, la legge elettorale con cui si andrà al voto, se un partito non sfonda la soglia dell’1% vede i suoi voti sostanzialmente dispersi.

Tecnè fornisce anche una stima dei seggi in Parlamento alle coalizioni alla luce dei risultati delle rilevazioni su proporzionale e uninominale. Il centrodestra potrebbe godere di una ampia maggioranza in entrambi i rami del Parlamento: alla Camera il range va da un minimo di 254 seggi a un massimo di 264, al Senato tra 125 e 134.

Il centrosinistra guidato dal Partito Democratico invece potrebbe contare alla Camera di 83-93 parlamentari, al Senato invece una forbice tra i 40 e i 48. Il Movimento 5 Stelle sarebbe il ‘vero Terzo Polo’ con 27-29 deputati e 13-15 senatori, davanti all’alleanza Italia Viva-Azione ferma a 12-14 parlamentari alla Camera e una pattuglia di 3-6 senatori.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.