Non si ferma la flessione della Lega, che vede i suoi numeri tornare sui livelli del maggio 2018. È il dato più forte che emerge dal sondaggio realizzato da Ixè per Cartabianca, uno dei primi istituti di ricerca a riconoscere i segnali di crisi del Carroccio. Una situazione che vede però i partiti di governo restare stabili, ad eccezione di un forte rimbalzo in avanti di Italia Viva.
IL VOTO AI PARTITI – Esaminando i numeri la Lega continua il suo ‘semestre’ di crisi, perdendo un ulteriore 0,3% nell’ultima settimana scendendo al 25,6%, ormai nove punti sotto il dato delle Europee di maggio 2019 del 34,3%. Dietro non ne approfittano Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, che in sette giorni restano ancorati alle intenzioni di voto del 21 aprile, rispettivamente al 22,9% e al 16,4%.
Nel campo del centrodestra Fratelli d’Italia, secondo Ixè, ha perso la spinta propulsiva che l’aveva fatta avvicinare ai pentastellati e, al contrario, viene da settimane di flessione. Meloni e soci perdono mezzo punto nell’ultima settimana e calano al 12%, mentre gli azzurri di Forza Italia proseguono la risalita, premiati da un atteggiamento ‘responsabile’ durante l’emergenza Coronavirus che li ha spinti al 7,9%, guadagnando 2 punti in due mesi.
Dietro la Sinistra viene stimata al 3,2%, in calo di quasi mezzo punto, mentre si riscatta Italia Viva. Il movimento dell’ex premier Matteo Renzi è quello che fa il balzo in avanti maggiore negli ultimi sette giorni, guadagnando un punto e risalendo così al 2,9%. Dietro i renziani Europa Verde è stimata al 2,3%, +Europa al 2% (+0,5%), mentre Azione all’1,2%.
LA FIDUCIA NEI LEADER – I livelli di fiducia nei leader vede il premier Giuseppe Conte confermarsi stabile al 60%, dietro di lui il tandem sovranista con Meloni (35%) e Salvini (31%). Fuori dal ‘podio’ Zingaretti (28%), Di Maio (26%), Berlusconi (24%), Renzi (12%).