Resta cristallizzato sotto i due punti il distacco nelle intenzioni di voto tra Lega e Partito Democratico, secondo le ultime rilevazioni compiute da Ixè per Cartabianca, il programma di approfondimento politico di Rai3. Il Carroccio ferma dopo settimane l’emorragia di voti, mentre il Pd perde lievemente terreno. Dietro invece vi sono flessioni generali per gli altri partiti ‘big’, a tutto vantaggio dei più piccoli che fanno registrare importanti passi in avanti.

LE INTENZIONI DI VOTO – Entrando nel dettaglio dei numeri, la Lega viene stimata al 23,9%, salendo leggermente rispetto alle rilevazioni della scorsa settimana. Perde lo 0,2% il Partito Democratico, che si attesta al 22%, mentre gli alleati di governo del Movimento 5 Stelle sono al 15,4%, scendendo della stessa percentuale. Anche Fratelli d’Italia cala nelle intenzioni di voto, scendendo al 13,8% (-0,2%), così come gli azzurri di Forza Italia, che si ritrovano al 7,2% (-0,3%).

Tra i partiti ‘minori’ importanti balzi in avanti di +Europa al 3,1% (+0,4%), La Sinistra al 3% (+0,6%) e Azione all’1,6% (+0,4%). Male invece i renziani di Italia Viva, che scendono sotto quota 3 per cento.

LA FIDUCIA NEI LEADER – Resta stabile al 55% già da due settimane la fiducia degli italiani nel premier Giuseppe Conte, così come conferma la seconda posizione il presidente del Veneto, il leghista Luca Zaia, che arretra di 3 punti al 46%. Alle sue spalle, a debita distanza, i due leader del centrodestra Giorgia Meloni (31%) e Matteo Salvini (30%), e il segretario del Pd Nicola Zingaretti (26%).

LA LEADERSHIP DEL CENTRODESTRA – Un focus Ixè lo ha riservato poi al centrodestra, certificando una spaccatura nell’elettorato sul leader auspicato Per il 36% dovrebbe essere Salvini mentre una quota di poco inferiore (34%) pensa a Giorgia Meloni. Ancora importante la quota di sostenitori per Silvio Berlusconi, leader auspicato per il 21% degli intervistati.

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