Due italiani su tre hanno fiducia in Draghi
Sondaggio Tecnè, intenzioni di voto: centrodestra in testa, rimonta Pd (primo partito insieme a Fratelli d’Italia)
Il centrodestra è saldamente in testa e stacca di oltre 7 punti percentuali il centrosinistra, che però è in rimonta costante dall’inizio dell’anno, soprattutto grazie al Partito democratico. Oggi il 47.4% degli intervistati voterebbe il polo composto da Coraggio Italia, Fi, Fdi, Lega, Udc. Una percentuale che li fa primeggiare ma, se si guardano i dati del 13 febbraio (53.1%) o di due settimane fa (29 ottobre 47.7%) li vede in calo.
Il 40.3% indicherebbe la coalizione formata da Articolo 1, M5S, Pd, Europa Verde che, al contrario, rispetto al 13 febbraio (34%) e al 29 ottobre (39.9%) sono in crescita. La differenza tra i due schieramenti continua ad assottigliarsi, un trend che si registra negli ultimi otto mesi, ovvero dall’inizio del governo Draghi.
I PARTITI – Nel sondaggio settimanale dell’Istituto Tecnè commissionato dall’agenzia Dire, Fratelli d’Italia, seppur perdendo lo 0.2%, rimane primo partito. Pd (+ 0.2%) e M5S (+0.1%) sono in ripresa. Leggero calo anche per la Lega che rimane però terzo partito. Forza Italia e Italia viva stabili. Fdi al 20.3% a pari merito con il Pd al 20.3%, la Lega al 18.5% e M5S al 16%, Fi al 7.6%. Dietro ci sono Azione al 3.7% in lieve flessione (-0.1%), Iv al 2.3%, Articolo1 al 2% tondo (-0.1%), Sinistra italiana ferma sull’1.9%, Verdi al 2% (+0.2%), +Europa all’1.6% (+0.1%).
FIDUCIA NEL PREMIER – Due italiani su tre danno fiducia al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi che oggi si attesta al 66.1%, perdendo lo 0.1% nell’ultima settimana ma guadagnando rispetto alla rilevazione del 22 ottobre (+o.3%).
FIDUCIA NEL GOVERNO – In leggero calo e si assesta al 54.6% con un -0.4% nell’ultima settimana e -0.5% rispetto a quella precedente.
FIDUCIA NEL CAPO DELLO STATO – Più di tre italiani su quattro ripongono la loro fiducia nei confronti di Sergio Mattarella, per lui si nota un calo dello 0.2% nell’ultima settimana (ma non è mai scesa sotto il 70%). Il consenso del presidente della Repubblica è al 75.6%.
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