Una donna sotto accusa
Sorelle sfregiate con l’acido, svolta nell’inchiesta: si stringe il cerchio su una parente delle vittime

Si starebbe chiedendo il cerchio attorno alla presunta autrice dell’aggressione ai danni di Elena e Federica, le due sorelle di 24 e 17 anni che nella notte tra domenica e lunedì a Napoli, lungo corso Amedeo di Savoia, sono state aggredite e ustionate con dell’acido.
La polizia, scrive l’Ansa sottolineando lo stretto riservo degli investigatori della Squadra Mobile della Questura, ha interrogato a lungo una donna sospettata di essere una delle persone responsabili dell’aggressione.
La donna farebbe parte della cerchia familiare delle due vittime ed è stata interrogata negli uffici della Questura dal pm Giulia D’Alessandro, della sezione ‘Fasce deboli’ della Procura di Napoli. Il fermo della parente potrebbe scattare a breve.
Il reato ipotizzato dalla Procura, deturpazione permanente della persona, contempla una condanna dagli otto ai 14 anni di reclusione. Ad agire contro Federica ed Elena, madre di un bambino, un ‘commando’ di tre coppie: alla guida degli scooter tre ragazzi, probabilmente poco più che ventenni, ognuno di essi trasportava una ragazza come passeggera. È proprio una ragazza che, ‘armata’ di una bottiglia di acido, l’ha lanciata contro le due sorelle, col liquido finito sul volto e sulle braccia di Elena e Federica.
Quanto al movente, al momento tutto sembra puntare verso l’ipotesi di una spedizione punitiva verso una delle sorelle: una vendetta legata forse alla gelosia o a vecchi rancori familiari. La polizia sta verificando se ci sia un nesso tra l’aggressione con l’acido e l’incendio della Smart di Elena avvenuto circa tre settimane fa.
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