Pedro Sanchez continuerà a guidare la Spagna. Il leader dei socialisti è stato eletto con 179 voti a favore e 171 contrari nel Parlamento spagnolo, che gli ha concesso quindi la fiducia. Per la terza volta, quindi, Sanchez sarà premier. La certezza era arrivata già da giorni, dopo l’accordo tra il Partito socialista e gli indipendentisti catalani di Junts che ha permesso al leader di raggiungere i voti necessari. L’intesa sull’amnistia ha però diviso fortemente la Spagna, teatro di imponenti proteste guidate dai partiti di destra.

Il nuovo governo di Pedro Sanchez

I voti a favore per Sanchez premier sono stati 179, comprendenti il parere di otto forze politiche. La tela tessuta da Sanchez con negoziati e concessioni ha portato infatti all’appoggio della coalizione di sinistra Sumar, dei catalani di Erc e Junts, dei baschi Bildu e Pnv, dei galiziani di Bng e delle Canarie CC. A votare contro, ovviamente, i popolari, i deputati della destra estrema di Vox e il partito navarro. Una volta proclamato, Sanchez è stato accolto dagli applausi della sua maggioranza mentre fuori dal parlamento qualche centinaio di persone si è riunito per protestare.

La stretta di mano di Feijòo

Dopo la proclamazione a premier, il leader del Partito popolare Alberto Nunez Feijòo si è recato davanti a Pedro Sanchez e gli ha stretto la mano. Galateo istituzionale, ma anche un segnale di distensione, dopo settimane di scontri durissimi tra i due leader. La stretta di mano, invece, non è arrivata da Santiago Abascal, segretario di Vox.

Feijòo ha comunque attaccato Sanchez: “Il presidente del governo sarà tale finché il movimento indipendentista lo vorrà: le decisioni non si prenderanno in questa Camera, ma fuori dalla Spagna”. Mentre da Vox le dichiarazioni sono state anche più dure, con la portavoce del partito di estrema destra al Congresso Pepa Millan che ha parlato di “governo illegale, perché si formerà dopo il patto con i golpisti, un patto che dice che la Spagna si è vendicata dei separatisti catalani, che trasforma i golpisti in vittime e libera coloro che hanno gravemente attaccato la nazione”.

Le reazioni alla proclamazione di Sanchez

Tra i primi a congratularsi con Sanchez, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel: “Complimenti caro Pedro Sanchez per la tua rielezione a primo ministro spagnolo. Non vedo l’ora di continuare il nostro lavoro per rendere l’Ue più forte e adatta alle sfide future”.

Redazione

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