Una sparatoria in piazza ad Afragola dopo alcuni battesimi. È successo oggi intorno a mezzogiorno in piazza Castello, nel centro in provincia di Napoli, e i feriti sono cinque. La lite è scoppiata tra due gruppi di persone, prima si sono affrontati a colpi di mazze da baseball poi sono passate alle armi da fuoco. Poco prima nella vicina chiesa di San Giorgio si erano tenuti dei battesimi.
Sparatoria ad Afragola, i feriti
Due feriti sono stati colpiti da armi da fuoco, uno a una gamba, l’altro anche all’addome. Uno dei due è stato operato, un intervento chirurgico in ospedale resosi necessario, le condizioni sono gravi ma non rischierebbe la vita. Gli altri tre feriti sono stati colpiti durante la rissa da corpi contundenti, sul posto sono intervenute diverse ambulanze del 118, la polizia e i carabinieri.
Sparatoria ad Afragola, cosa è accaduto e le indagini
Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire la vicenda e la dinamica dell’accaduto. Sono stati trovati a terra dei bossoli e dei proiettili inesplosi, mentre è stato sequestrato uno scooter.
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, parlando di “gravissimo episodio”, “ha disposto immediatamente l’intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo su tutta l’area interessata”.
Sparatoria ad Afragola, la reazione del sindaco
“Il tema della sicurezza e dell’ordine pubblico esige la massima attenzione da parte di tutte le Istituzioni. Non è ammissibile che episodi del genere si verifichino in una piazza centrale, a poche decine di metri da una parrocchia dove si sta celebrando la messa domenicale, a cui partecipano un gran numero di concittadini, in particolare tante famiglie con bambini”. A parlare è il sindaco di Afragola Antonio Pannone che ha commentato la sparatoria avvenuta stamani in piazza Castello. “Non si può tollerare questa assurda facilità nel disporre di armi da fuoco, siamo impegnati a garantire un maggior controllo del territorio con il personale della Polizia locale. Abbiamo uno dei migliori sistemi di video sorveglianza della Città Metropolitana di Napoli. Ma tutto ciò non è sufficiente. Occorre che lo Stato faccia sentire la sua presenza con le forze dell’ordine e attraverso tutte le sue articolazioni. Lo abbiamo chiesto nei mesi scorsi e continuiamo a ripeterlo” ha detto il sindaco. “Sono certo che il prefetto Michele Di Bari terrà nella giusta considerazione i nostri appelli, le richieste di aiuto che vengono dai sindaci dell’area nord di Napoli. E non va trascurato il grande lavoro che va fatto sul versante della prevenzione e del rafforzamento della cultura della legalità, partendo dal pieno coinvolgimento delle scuole, per porre un argine alla violenza e alla logica perversa della sopraffazione che si afferma lì dove mancano la formazione e la cultura” conclude Pannone.