Uno, due, tre colpi di pistola sparati in aria tra decine e decine di ragazzi, in una delle zone più ‘calde’ della movida di Napoli. È quanto accaduto sabato sera intorno alle 23:30 in via Vincenzo Cuoco, nel quartiere ‘bene’ di Chiaia, a pochi metri dal liceo classico Umberto I.
Momenti di panico misti a indifferenza quando due persone in sella ad uno scooter sono transitato per la strada ed hanno esploso i tre colpi di pistola in aria: i bossoli poi ritrovati a terra degli agenti intervenuti dopo le prime segnalazioni al 113 hanno consentito di rilevare che l’arma fosse in realtà a salve.
Tra i testimoni presenti, spiega l’Ansa, c’è chi ha parlato di una baby gang, chi della conseguenza di una rissa: ma la pista più probabile è che si sia trattato di una ‘stesa’, un raid armato da parte di un gruppo criminale per intimidire i rivali della zona, in particolare per il fruttuoso business dello spaccio di droga.
Immediate anche le reazioni politiche. Per Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra ed ex consigliere regionale campano, quello di sabato è “un fatto di una gravità assoluta, considerando che in quell’area si riuniscono spesso tantissimi giovani e giovanissimi per trascorrere la serata, poteva essere l’ennesima tragedia”.
Borrelli sottolinea che “diversi genitori estremamente allarmati ci hanno riferito che non è la prima volta che accadono episodi simili, segno che quella, ormai, è un’area da attenzionare”
Chiede massima attenzione anche il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Severino Nappi, che auspica “massima attenzione delle istituzioni locali a rafforzare i presidi di sicurezza per abitanti e turisti. A tal riguardo raccogliamo e rilanciamo il grido di allarme dei residenti – finora inascoltato – che hanno chiesto al Comune e al prefetto di Napoli maggiore illuminazione nell’area e misure adeguate per garantire la vivibilità e la sicurezza”.