Il caso
Sparo di Capodanno, Pozzolo parla e accusa per la prima volta il capo scorta di Delmastro: “È stato Pablito Morello”
È passata l’Epifania, Carnevale, Pasqua e sta per arrivare l’estate. A quattro mesi e mezzo dallo sparo di Capodanno, nella pro loco a Rosazza, Emanuele Pozzolo ha rivelato alla Procura il nome di chi avrebbe fatto partire il colpo di pistola quella notte. Pablito Morello, il capo scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Per il deputato di Fratelli d’Italia, oggi sospeso dal partito di Giorgia Meloni, è stato il poliziotto penitenziario a sparare, del tutto involontariamente, dalla North American arms LR22, la mini pistola di Pozzolo.
Sparo di Capodanno, Pozzolo accusa il capo scorta Pablito Morello
A rivelare l’accusa di Pozzolo è stata Repubblica, che parla della convocazione in Procura a Biella del deputato indagato per un interrogatorio. Un interrogatorio chiesto alla procuratrice Teresa Angela Camelio, in realtà, dallo stesso Pozzolo un paio di settimane fa, alla fine degli accertamenti scientifici. Nelle quattro ore in cui è stato sentito, il deputato avrebbe puntato il dito contro Morello: “È stato lui a prendere in mano l’arma e a fare partire accidentalmente un colpo”. Lo sparo che colpisce e ferisce alla coscia il genero di Morello, Luca Campana. Ora la sua versione sarà verificata dagli inquirenti.
All’inizio è stato accusato lo stesso Pozzolo, sia da Morello che da Campana, quest’ultimo ha anche querelato il deputato, che invece ha sempre negato di essere stato lui a premere il grilletto.
Sparo di Capodanno, gli esami dello stub e del Dna
Negli scorsi mesi il lavoro degli inquirenti è andato avanti. Sono stati svolti diversi esami, prima lo stub per rilevare tracce di polvere da sparo: esame con esito positivo per Pozzolo, anche se in un ambiente chiuso non è sempre attendibile, visto che non è stato compiuto anche sugli altri presenti. Poi le prove del Dna. La pistola sarebbe stata toccata da almeno tre persone, secondo le tracce trovate sull’arma. Ieri è arrivata la versione del deputato, ma la verità su quanto avvenuto nella notte di Capodanno a Rosazza sembra ancora lontana.
Sparo di Capodanno, gli attacchi di Pozzolo
Mesi fa, Pozzolo aveva iniziato a far capire la sua versione. “Dentro Fratelli d’Italia stanno accadendo cose strane, si cerca di uccidere me per salvare altri”, aveva detto Pozzolo a ‘Il Foglio’. “È un momento complesso ma confido che la verità emerga”, poi il passaggio sul suo rapporto con il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, anche lui tra i presenti a quel veglione di Capodanno ma che ha affermato di trovarsi lontano dal luogo dello sparo in quel momento. “Andrea è come mio fratello Michele, almeno fino alla notte di Capodanno, poi è scomparso, non ci siamo più sentiti. Non eravamo amici, ma fratelli. Però ora sembra che si voglia tutelare più una terza persona, e buttare giù dalla torre me” aveva detto il deputato.
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