La decisione
Spostamenti tra comuni a Natale, Conte fa marcia indietro: “Saranno consentiti”
Il premier, Giuseppe Conte, secondo quanto si apprende da fonti della maggioranza, avrebbe deciso di aprire alla possibilità di spostarsi tra Comuni durante le feste. E la decisione sarebbe stata presa da Palazzo Chigi per venire incontro alle richieste di numerosi sindaci e dei parlamentari.
Secondo il decreto legge in vigore dal 4 dicembre lo stop è previsto nei giorni del 25 e 26 dicembre e l’1 gennaio. Potrebbe essere proprio il dlNatale ad essere modificato oppure aggiornate le faq, allargando i casi di necessità rispetto a quelli consentiti ora.
“Lo chiediamo da tempo, lo abbiamo ripetuto nelle riunioni di maggioranza e al Consiglio dei Ministri, ora siamo ben lieti che il presidente Conte si sia accorto che è necessario rivedere la norma che vieta gli spostamenti anche tra piccoli Comuni a Natale”. Lo dichiara Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva.
“Obbligare gli anziani a trascorrere il Natale da soli, perché la famiglia dista solo qualche chilometro dalla propria abitazione, o costringere i figli di genitori separati a scegliere tra madre e padre, non solo è insensato, ma – sottolinea – non si basa neppure su dati scientifici, come sostenuto da autorevoli esponenti del Cts, che hanno valutato come inopportuna la norma. “In questi giorni abbiamo chiesto a Conte, in ogni sede, non di accondiscendere a un nostro desiderio, ma di ascoltare il Parlamento, i sindaci e guardare in faccia la realtà di un Paese fatto da migliaia di piccoli Comuni”, conclude. Nelle prossime ore potrebbe arrivare la modifica ufficiale.
Favorevole alla modifica anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “È assurdo che non ci si possa spostare tra piccoli comuni quando ci sono città con milioni di abitanti – ha detto durante una diretta sul suo profilo Facebook – la regola è poco credibile e crea un problema di percezione delle misure giuste e corrette” e quindi “occorre metterci mano”. Era stato il capogruppo dem al Senato Marcucci nei giorni scorsi a chiedere di cambiare la norma. Insiste anche il centrodestra che ha presentato una proposta di modifica e Matteo Salvini è netto: “Al di là di simpatie o antipatie politiche, credo sia una questione di buonsenso, le famiglie italiane aspettano buone notizie”.
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