La pubblicità che divide il Paese
Spot Esselunga, Osservatorio Moige: “I sentimenti non si censurano” | Calenda a Salvini: “Matteo vai a lavorare e non ci rompere le pa…” e Schlein: “Non so di cosa parlate”
“Questo spot non criminalizza né banalizza la sofferenza di chi ha avuto una separazione, ma esprime quello che con ogni probabilità è il desiderio della maggior parte dei figli di coppie separate: vedere mamma e papà tornare insieme e ritrovare amore ed armonia – commenta Elisabetta Scala, vicepresidente del Moige, Movimento Italiano Genitori e responsabile dell’Osservatorio Media del Moige, che ogni anno pubblica una guida online in cui analizza e valuta i prodotti tv e web in ottica family friendly.”
“I sentimenti non si censurano” – conclude Scala – “ben vengano tutte le espressioni libere che possano esserci da parte dei minori verso i loro genitori, che possono anche aiutare i genitori a comprendere e ad accogliere il vissuto emotivo dei figli per guidarli ed aiutarli in questo passaggio difficile dal punto di vista psicologico e affettivo”.
Lo spot Esselunga diventa un caso politico
“Giorgia Meloni è la più brava influencer di questo paese, ma non sta facendo la premier” – “E anche ieri, con la storia della pesca dell’Esselunga, ha fatto l’influencer. Su questo è la numero uno, ha spodestato la Ferragni”. Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi, a margine del convegno “Cambiare rotta. I migranti e l’Europa”, organizzato da Fondazione Oasis all’Università Cattolica di Milano, commenta la polemica – “Questo governo ci sta portando a spasso con argomenti di distrazione di massa”.
“Matteo, non ci rompere le palle e vai a lavorare” – Lo scrive su X il leader di Azione Carlo Calenda, commentando un tweet di Matteo Salvini che proprio su questo spot aveva scritto: “Dare voce ai tanti genitori separati, a quelle mamme e a quei papà quasi mai citati e spesso troppo dimenticati, al legame indissolubile con i figli. Trasformare uno spot in uno splendido messaggio di Amore e Famiglia merita solo sorrisi. Come fa certa gente a insultarlo e deriderlo solo perché non narra il ‘modello’ che vorrebbero loro?”.
Elly Schlein fuori dal mondo: “Di cosa parlate? Non vorrei deludere nessuno” – Dopo che mezza sinistra attacca Giorgia Meloni e lo spot di Esselunga, lei rompe il silenzio dicendo di non sapere di cosa si parla. Tutto vero. “Non vorrei deludere nessuno, ma non ho ancora visto lo spot di cui oggi si parla”, ha detto senza remora la leader del Partito democratico durante una conferenza stampa alla Camera per la presentazione della proposta di legge del Pd per inserire l’appartenenza dell’Italia all’Unione europea nella Costituzione.
Cosa accade nello spot Esselunga
Si tratta di un cortometraggio di due minuti che vede protagonista la figlia di una coppia separata. La bambina al supermercato con la mamma sceglie con cura una pesca da acquistare, che poi donerà al papà, dicendogli che si tratta di un dono dalla mamma, sapendo quanto a lui piaccia.
C’è chi si è commosso guardando il gesto di una bambina che vorrebbe far tornare l’amore tra i genitori, e chi accusa la compagnia di banalizzare la situazione, speculando sulla sofferenza delle famiglie separate e, in qualche modo, colpevolizzando i bambini che provano a far tornare insieme i genitori.
L’irnoia di Fiorello
Lo showman interviene a modo suo sul caso dello spot pubblicitario Esselunga: “nessuno si è accorto dell’unica cosa che davvero non va in questo spot: la macchina ha l’assicurazione scaduta!”. Sul ‘caso’ della settimana interviene anche Fiorello, in una delle dirette Instagram del mattino con cui comincia a scaldare i motori di ‘Viva Rai2’, in vista del ritorno in onda dal 6 novembre.
“Questo parla della pesca – dice Fiorello inquadrando i giornali dalla veranda del bar vicino casa sua, da cui spesso si collega – Mattia Feltri su La Stampa parla della pesca, Gramellini sul Corriere parla della pesca. Tutti hanno visto questo spot della pesca, tutti hanno elucubrato su questo spot: i problemi d’Italia sono spariti perché c’è il problema dello spot di Esselunga. I pubblicitari hanno fatto centro perché tutti ne parlano: è uno spot antidivorzista, è uno spot contro la famiglia, è uno spot a favore della famiglia tradizionale. Tutto e il contrario di tutto
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