Inizia la raccolta firme per i referendum
Sradichiamo lo strapotere del partito dei Pm, solo così ripristineremo lo Stato di diritto
Inizia oggi la raccolta delle firme per i referendum sulla giustizia. I promotori sono il Partito Radicale e la Lega. I quali, è chiaro, hanno idee molto diverse di giustizia. Però hanno trovato un punto di incontro e questa circostanza rende probabile il successo nella raccolta delle firme. Va bene così. Poi ognuno farà la campagna referendaria seguendo i propri valori, i propri programmi e i propri obiettivi. Un obiettivo comune però c’è: sradicare almeno in parte lo strapotere raggiunto in questi anni in Italia dal partito dei Pm.
Non esiste nessun altro paese occidentale dove esiste un gruppo ristretto di persone (poche migliaia) in grado di determinare i destini dei governi, degli enti locali, delle Regioni, dell’economia, e anche dei singoli cittadini. Alcuni errori commessi dai padri costituenti, miscelati con la crisi della politica (e in parte con la resa della politica) avvenuta prima negli anni Ottanta durante la lotta contro il terrorismo e poi negli anni novanta con l’offensiva di “Mani pulite”, hanno creato una situazione del tutto eccezionale, fuori controllo, che ha travolto la democrazia politica, depotenziandola, l’economia, condizionandola e frenandola, la giustizia, rendendola un sottoprodotto non della legge o della ricerca della verità, ma delle potenti correnti dei magistrati.
Tutto questo ha praticamente annullato il valore dello stato di diritto che noi italiani riconquistammo 75 anni fa grazie alla lotta dei partigiani e alla forza degli eserciti angloamericani. Non stiamo parlando di un aspetto marginale della vita di tutti noi e della vita di questo paese. Stiamo parlando, credo, del problema dei problemi. Lo stato di diritto è il pilastro della civiltà. Si può risolvere questo problema con delle riforme? Certo: riforme che devono essere profondissime e devono anche modificare l’impianto costituzionale. Ma queste riforme il Parlamento non è in grado di farle, perché oggi il Parlamento, in parte notevole, è sottomesso al partito dei Pm.
Il quale addirittura dispone di una sua vera e propria e disciplinatissima rappresentanza parlamentare, e cioè il partito dei 5 stelle. Per questo servono i referendum. Per mettere il Parlamento di fronte all’atto compiuto. La cosa più importante è dare subito un segnale. Forte. Con una raccolta di firma travolgente. Forse solo allora il partito dei Pm sarà costretto a prender atto che c’è chi lo contrasta. Dovrà sospendere il suo atteggiamento da marchese del Grillo. E vedrà almeno alcuni spezzoni dei partiti, staccarsi dalla sottomissione e ritrovare la libertà. Firmate, per favore, firmate, firmate. Dite a tutti di firmare. Magari l’Italia torna a essere un paese democratico.
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